“Il personale in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Osp. di Bisceglie viene tirato in ballo da una associazione sindacale che non gode del requisito della maggiore rappresentatività e che pertanto non è abilitata né alla sottoscrizione del CCNL e né tantomeno alla partecipazione alla contrattazione integrativa aziendale. Tale associazione agita lo spettro di presunte irregolarità, accertate o da accertare, addirittura attraverso un’inchiesta su acquisti incauti e dannosi per l’utenza e per i lavoratori, fatti dalla ASL BAT”. 

A denunciarlo sono le organizzazioni CGIL CISL UIL FIALS, che prendono così le distanze da quanto denunciato a mezzo stampa da Usppi qualche giorno fa (LEGGI QUI). “Chiediamo urgentemente alla Direttrice Generale di chiarire se siamo innanzi a notizie che hanno come unico risultato quello di ledere l’immagine della ASL BAT, o se sono state denunciate situazioni degne di azioni legali e o disciplinari”, scrivono i sindacati. “Atteso che tali notizie coinvolgono indirettamente anche lavoratori che giornalmente svolgono il loro dovere con grande abnegazione, auspichiamo che codesta azienda, nel caso le notizie fossero infondate, agisca di conseguenza”.

“È il caso di evidenziare che il Dirigente Responsabile del Pronto Soccorso dell’Osp. di Bisceglie, per il ruolo che riveste, risponde in prima persona di quanto gli compete. Fino ad oggi non abbiamo mai sentito parlare di un Dirigente di UOC che favorisce la riduzione di personale OSS, posto che il piano del fabbisogno viene redatto da ben altro settore, ma se non fosse una illazione, chiediamo che il Dirigente del Pronto Soccorso chiarisca quali siano i criteri che hanno portato a tali decisioni”.

“A tal proposito precisiamo che a fronte di 10 unità di OSS previste dal piano triennale dei fabbisogni, ad oggi risultano essere in servizio ben 15 Operatori Socio Sanitari, presso il Pronto Soccorso dell’Osp. di Bisceglie ed in verità bisognerebbe invece stigmatizzare l’utilizzo improprio del personale OSS in compiti che non appartengono alle attività del profilo di appartenenza. Infatti, sempre secondo quanto affermato a mezzo stampa, il personale viene utilizzato per accompagnare i pazienti presso i servizi di diagnostica dell’Ospedale, per consulenze di ogni genere, per il rifacimento dei letti, per la sanificazione delle barelle e quindi utilizzati in varie attività, peraltro tutte previste dal profilo degli OSS. A questo punto sarebbe legittimo domandarsi, quali siano per questi soloni i compiti dell’Operatore Socio Sanitario se non quelli previsti dall’accordo della Conferenza Stato Regioni del 2001”, si legge nella nota congiunta. 

“Queste problematiche si stanno evidenziando in questo ultimo periodo, coincidente con l’avvicendamento al vertice della Direzione Medica dell’Osp. Di Bisceglie che ha invece impresso una vera e propria svolta positiva per l’ospedale di Bisceglie e quindi anche al pronto soccorso. Cogliamo l’occasione per invitare codesta Direzione Strategica a non operare trasferimenti di personale di qualunque qualifica del Pronto Soccorso verso altre UU.OO., senza aver informato preventivamente le OO.SS. maggiormente rappresentative”, concludono i segretari Marzano (Cgil), Barnaba (Uil), Lanotte (Cisl) e Somma (Fials).