Da diversi anni il mondo del commercio risente pesantemente della crisi economica mondiale che ha investito in pieno tutta l’Italia. Gli esercizi commerciali biscegliesi non hanno fatto eccezione in questi anni, ma come è andato nello specifico questo 2014 per i commercianti? Quali le prospettive per il 2015? Abbiamo chiesto a Pantaleo Carriera, presidente della Confcommercio biscegliese, di tracciare un bilancio del settore commerciale nostrano al termine di questo ulteriore anno di crisi, questo il suo parere:
“Quello che sta per finire è stato un altro anno non facile per il commercio, come sappiamo sono tanti i fattori che, anche a livello nazionale, hanno contributo al prolungarsi di questa stagnazione dei consumi. Vi è una grande paura ed una grande ansia da parte del consumatore, tutti i cittadini sono molto più timorosi e ponderano bene l’acquisto di tutti i beni, anche di quelli di prima necessità, figuriamoci quando poi si parla di beni di lusso o di altra natura. Ovviamente il consumatore è diventato così vigile e attento proprio perché la crisi ha investito un po’ tutte le famiglie, c’è spesso grande incertezza nel mondo del lavoro, in pochi si sentono davvero sicuri del loro posto e quindi i consumi continuano a risentirne. Ovviamente qui a Bisceglie il mondo del commercio locale vive anche il grande disagio di avere due grandi colossi commerciali a pochi chilometri di distanza, Ipercoop ed Outlet hanno destabilizzato completamente le abitudini tradizionali di consumo dei biscegliesi. In generale possiamo dire che per il commercio a Bisceglie l’anno trascorso è stato difficile ma non catastrofico, il periodo natalizio ancora in corso sta aiutando gli esercizi commerciali a tenere il proprio fatturato ma ovviamente non basta perché le spese e le imposte purtroppo crescono di anno in anno. C’è grande attesa per gli imminenti saldi che partiranno il 3 gennaio, si spera che possano aiutare i commercianti in maniera concreta. L’anno che giunge è un altro anno carico di aspettative ma su cui regna ancora grande incertezza. Alcuni interventi di politica nazionale lasciano presagire qualche spiraglio di ripresa, io personalmente sono fiducioso perché credo che in questi anni abbiamo davvero toccato il fondo ed ora non ci resta che rialzarci“.