È andato in onda nella puntata di Striscia la Notizia di giovedì 1° dicembre il tanto atteso servizio di Pinuccio sull’aggiudicazione dell’appalto all’Ati Italtraff-Cerin per l‘affidamento della fornitura, posa in opera e manutenzione di apparecchiature per la rilevazione automatica delle infrazioni al codice della strada (i cosiddetti photored ai semafori). E’ possibile vedere il servizio CLICCANDO QUI.

Come si ricorderà, era stato lo stesso sindaco a divulgare la registrazione audio dell’intervista dell’inviato di Canale 5 (leggi qui). Nei giorni successivi, Francesco Spina era tornato più volte sulla vicenda chiedendo addirittura che la Procura approfondisse le modalità di acquisizione della documentazione da parte di Pinuccio, ipotizzando che il Comune fosse stato vittima di una fraudolenta lesione delle regole della privacy e del diritto di accesso agli atti amministrativi (leggi qui) e sostenendo che Alessio Giannone fosse stato indirizzato da qualcuno (leggi qui). 

Il fulcro della vicenda ruota attorno ad una referenza bancaria prodotta da Italtraff, di cui già i consiglieri comunali Angarano (Pd), Casella (Dc) e gli ex consiglieri  Russo (Ncd) e Boccia (Pd), che su questo tema avevano fatto un’interrogazione in consiglio comunale, avevano messo in dubbio la veridicità. Lo facevano basandosi sulla richiesta, presente nel carteggio, fatta dal dirigente della ripartizione amministrativa del Comune, Pompeo Camero, alla Banca Unicredit, filiale di Brindisi, per capire se la dichiarazione bancaria prodotta dalla ditta Italtraff srl fosse stata rilasciata effettivamente da quella banca. In data 16 giugno 2014, la Banca Unicredit, filiale di Brindisi, rispose che “l’attestazione non risulta emessa da questa Banca“. E il giorno successivo la stessa Banca Unicredit, con parziale modifica della nota precedente, comunicò: “che l’attestazione non risulta agli atti di questa Banca”.

Pinuccio nella sua intervista a Spina chiede se tale documento è falso. Il sindaco si mostra vago ma in un fuori onda dice a Pinuccio: “per evitare querele… Camero ha Coppi come avvocato” ed afferma che “su questa questione Camero è indagato”. Nel servizio, poi, l’inviato di “Striscia” ha dimostrato la falsità della referenza bancaria, come sostenuto dalla sede centrale della Banca Unicredit, la quale specifica che “la società ha esibito una falsa lettera di referenza bancaria” e che la stessa banca “ha depositato un esposto-querela presso i carabinieri, denunciando l’accaduto”. Su questo Camero, anch’egli intervistato da Pinuccio, ha sostenuto che nel bando fossero richieste due referenze bancarie e che, in totale tra le due ditte in Ati (Italtraff e Cerin), ne erano state presentate quattro, tre buone e una fasulla. Il dirigente della ripartizione amministrativa del Comune ha anche detto che l’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) su questo ha dato parere favorevole e ha parlato di un altro aspetto, quello relativo all’Agenzia delle entrate, che era stato sollevato nell’interrogazione consiliare dai firmatari della minoranza.

In data 13 giugno 2014, come emerge dal carteggio, il dirigente chiese all’Agenzia delle Entrate di Taranto certificazione sulla regolarità fiscale della Italtraff srl. Il 9 luglio 2014 l’Agenzia delle Entrate di Taranto certificò carichi erariali pendenti dal 2010 per 99mila euro. Ma in data 23 settembre 2014 il Direttore dell’Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Taranto precisò, a mezzo Pec, “che la ditta Italtraff srl era fiscalmente regolare in quanto l’iscrizione a ruolo si è generata per mero errore delle procedure informatiche” e che “a tutt’oggi non risultano esserci irregolarità fiscali che ne impediscono l’affidamento dell’appalto in questione”.

“L’agenzia delle Entrate ha ritrattato”, ha sostenuto Camero nell’intervista, dicendo poi a Pinuccio: “Amico mio, che tu sei intelligente…”. L’inviato del programma di Antonio Ricci ha chiuso il servizio sostenendo che “per ammissione dello stesso dirigente ci sono alcuni aspetti poco chiari all’interno dell’aggiudicazione di questo bando”, appellandosi poi a Cantone, presidente dell’Anac.