Lions basket impegnati questa sera a Palestrina, alle ore 20.30, per la gara 3 della semifinale playoff. Attualmente la serie è sull’1-1, situazione non propriamente agevole per Bisceglie che ora si vede costretta a ribaltare il fattore campo vincendo almeno una delle due gare che si giocheranno in terra laziale.

I Lions hanno dimostrato in gara 2 al Paladolmen di poter aver la meglio sui loro diretti avversari soprattutto grazie alla loro difesa impenetrabile. Ciò che invece è chiaramente mancato a capitan Chiriatti e compagni è stata la lucidità e la precisione al tiro. Tanti, troppi gli errori al tiro da tre nelle due gare, soprattutto in gara 1 questa imprecisione è stata a dir poco determinante nell’equilibrio del match. In gara 2 i leoni nerazzurri hanno migliorato le percentuali giusto il necessario per portare a casa il match, ma l’8/30 da tre rimane comunque un dato inferiore alla media stagionale.

Con ogni probabilità al Palaiaia di Palestrina l’atmosfera sarà particolarmente calda, la posta in palio è alta e la squadra di casa ha la concreta possibilità di conquistare una importante finale playoff facendo valere il proprio fattore campo. I neroazzurri dovranno essere bravi anche a sopportare la pressione proveniente dagli spalti e a concentrarsi il più possibile sul campo.

Per quanto riguarda gli spiacevoli episodi verificatisi al termine di Gara 2 al Paldolmen la società neroazzurra ha puntualizzato con un comunicato ufficiale che: “Il comportamento inaccettabile di alcune persone completamente estranee al tifo biscegliese e prenestino (cui è stato riservato quasi un larghissimo settore pari a un quarto dell’intero PalaDolmen) ha purtroppo rischiato di recare un danno all’immagine delle due società”. I Lions hanno quindi concluso l’intervento invitando: “tutti quegli spettatori non biscegliesi che assistono agli incontri dei Lions a tenere atteggiamenti consoni alla qualità degli eventi di cui si può fruire presso l’impianto sportivo di via Ruvo, evitando così equivoci e fraintendimenti che potrebbero ledere la reputazione della comunità biscegliese, dei sostenitori e della dirigenza nerazzurra”.