PUBBLIREDAZIONALE – Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai viaggi, alle esperienze vissute ed ai consigli che darà ai lettori Luigi Lanotte, responsabile commerciale del Gruppo “A Proposito di Viaggi” con sede a Bisceglie in Piazza Vittorio Emanuele. Il nuovo capitolo del diario ci porta alla scoperta del Marocco. 

Si vola con Aribus 320 Air Arabia, buonissimi aeromobili e ottimo servizio a bordo. Sedili comodi e giusto spazio tra una fila e l’altra. L’esperienza è sicuramente una di quelle da ricordare! Colori, sapori, profumi e odori di un paese che ti lascia il segno. Il Marocco è una di quelle nazioni che lascia la piena libertà alla sua gente di decidere come vestirsi, come mangiare e quale religione seguire. Le donne lavorano in tutti i settori al pari degli uomini. Fes è una delle città imperiali che fanno parte del circuito turistico insieme a Rabat, Meknes e Marrakech. L’aeroporto e di nuova costruzione, pulito e ben organizzato nella sua semplicità. Il centro dista solo 25 minuti se non c’è traffico ed è collegato da un grande viale che attraversa uno dei nuovi quartieri più belli della città.

Si soggiorna al Palais Medina 5 stelle, hotel di lusso con ampie camere ben arredate e dotate di ogni confort. La mattina si comincia con il tour guidato che dalle antiche mura del Palazzo Reale ci portano direttamente nella Medina, solcata la soglia della quale si entra davvero nel Medioevo. Cambiano improvvisamente i costumi, i colori, le persone stesse; si entra davvero in un’altra dimensione! L’odore all’inizio è insopportabile, ma poi col passare delle ore ti ci abitui e anzi, dal secondo o terzo giorno ti sembra normale. È un mix di odori speziati mischiati a cibi, scarti di cibi, letame e animali come gatti e asini. Insomma una vera e propria prova di coraggio per il nostro olfatto. Subito ti chiedi cosa ci fanno tante persone in un ambiente così, a prima vista malsano, ma poi ti rendi conto che quello è il loro mondo e che in realtà non vedi miseria ma solo una civiltà e un modo di vivere che si è fermato al 1200, come le antiche mura della stessa Medina. E poi i colori, le preghiere e le persone, sempre dignitose e rispettose degli altri popoli e soprattutto di chi come noi in quel momento è un ospite che li spia dall’interno perché incuriosito da questo loro modo di vivere tanto lontano dal nostro. La Medina è invece un pullulare di contrattazioni, di gente indaffarata a vendere, a comprare e a creare, come fanno gli artigiani delle ceramiche o i conciatori di pelli in una delle più antiche fabbriche artigianali di conciatori di pelli del mondo. Fabbri, falegnami, macellai, artigiani, conciatori, fruttivendoli, pescivendoli, venditori di guaina di piccione, panettieri, ma anche ristoranti e riad nascosti nei vicoli e alcuni dei quali fanno concorrenza agli hotel di lusso con tanto di Spa e camere dotate di ogni comfort. I Marocchini sono abituati a nascondere le loro bellezze in palazzi ciechi dove dall’esterno non si percepisce mai il lusso e lo sfarzo che si trova all’interno. 

Il secondo giorno si parte per Meknes, patrimonio mondiale dell’Unesco dove vi è il palazzo reale con le famose scuderie del Re Mulai Ismael che nel 1700 ospitavano ben 12 mila cavalli. Bellissime le mura della città e i granai quasi perfettamente conservati e set di alcuni famosi film come “Il nome della rosa”. Lungo la strada visitiamo le antiche rovine romane di Volubilis, città che nel pieno della sua espansione ospitava più di 30mila abitanti ed era sviluppata su 20mila ettari di superficie, circondata da due fiumi e da una cinta muraria che ne garantiva la sicurezza contro le incursioni dei nemici. I romani avevano integrato i nobili berberi garantendo loro un tenore di vita tale da farne una delle città più belle e sfarzose della regione.

Religione Musulmana, Cristiana ed Ebraica hanno convissuto e convivono ancora oggi pacificamente in questo grande paese che offre una varietà di territorio incredibile: si passa dal deserto agli uliveti, vigneti, dai boschi di cedro, di platani, querce e lecci fino alle coltivazioni di meli fino a salire su in montagna in quella che sembra una parte dell’Europa centrale staccata e portata in Africa per far felice chi ama sciare. Si tratta di Ifarne, la Svizzera del Marocco. La cucina è speziata ma sempre rispettosa dei gusti di tutti. La specialità è senza dubbio la carne, ma quello che è importante rimarcare è la grande genuinità dei prodotti, ancora molto lontani dalle produzioni industriali dei paesi occidentali,  provenienti dalle campagne e dagli allevamenti locali.

Alla fine vorremmo restare qualche giorno in più perché ormai ci sentiamo stranamente parte della Medina di Fes coi suoi odori e colori con le sue persone e i suoi angoli lerci, ma belli perché fatti così. Un viaggio indimenticabile anche grazie a dei compagni di viaggio che si sono dimostrati dei veri “viaggiatori” e con i quali è diventato facile e piacevole vivere questa incredibile avventura in questo meraviglioso paese.

Per informazioni e prenotazioni basta contattare l’agenzia “A Proposito di Viaggia” in piazza Vittorio Emanuele, 35 a Bisceglie, o le filiali di: Andria, Bari, Barletta, Cerignola, Corato, Giovinazzo, Mola di Bari, Molfetta, Palermo e Trani.