Nella giornata di ieri, mercoledì 29 gennaio, la prima sezione del Tar Puglia, all’esito della camera di consiglio fissata per la fase cautelare del giudizio promosso dai ricorrenti consiglieri Spina, Napoletano, Capurso, Russo, Preziosa e Amendolagine per il mancato intervento sostitutivo prefettizio ai sensi dell’art. 141 TUEL; vista la richiesta di concessione di misura cautelare avanzata dai ricorrenti; esaminate le difese tecniche e la documentazione prodotta dal Comune di Bisceglie, difeso dall’avvocato Di Lorenzo dell’Avvocatura Comunale, e dalla Prefettura nonché Ministero degli Interni difesi dall’Avvocatura di Stato, ha ritenuto non sussistenti gli estremi delle ventilate esigenze cautelari, in particolare ritenendo – all’esito della breve discussione – non ravvisabile il presupposto del “periculum” (pregiudizio grave e irreparabile). Pertanto, ha senz’altro disposto la cancellazione dal ruolo dell’udienza cautelare fissando la discussione del merito alla camera di consiglio del 23 marzo prossimo.

In definitiva, l’istanza cautelare richiesta dai ricorrenti non è stata accolta dal Tar, non avendone il Collegio rilevato i necessari presupposti di legge.

“Questo conferma la bontà dell’operato dell’Amministrazione Comunale e rafforza ulteriormente la fiducia nella prosecuzione della complessa procedura di riadozione degli atti in consiglio comunale, iter ormai prossimo alla conclusione, come da cronoprogramma”, ha commentato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano.