“La commissione nazionale di garanzia del Pd ha accolto il ricorso proposto dal segretario provinciale del Pd Agostino Cafagna. Sono stati quindi ritenuti fondati i motivi sollevati dal Pd di Bisceglie. Travisare questo dato di fatto inequivocabile, stravolgendo la realtà, così come ha fatto il sindaco con le sue dichiarazioni, è atteggiamento che non giova a recuperare quel clima di collaborazione auspicato dalla stessa commissione di garanzia”. Commenta così Roberta Rigante, segretario del Pd di Bisceglie, la decisione della commissione nazionale di garanzia, presieduta dall’on. Gianni Dal Moro, di chiudere le porte al sindaco di Bisceglie e agli altri 21 tra assessori e consiglieri di maggioranza per il tesseramento 2015 e di stabilire che passati i 12 mesi dalla loro richiesta di iscrizione (formalizzata a dicembre 2015) verranno meno le ragioni ostative all’iscrizione, lasciando così aperte le porte per il tesseramento 2016.

“In questa mistificazione della realtà”, continua Roberta Rigante, “leggiamo infatti lo stesso spirito borioso e sprezzante delle regole di una comunità che ha ispirato l’operazione di tesseramento online in massa al Pd messa a punto dal sindaco Spina (tesseramento che giova precisare non è oggetto del ricorso proposto dal segretario Cafagna e della relativa delibera della commissione nazionale di garanzia, chiamata ad esprimersi sulla richiesta di tesseramento dei soli 22 soggetti tra sindaco consiglieri e assessori che ricoprono ruoli istituzionali) e che non possiamo che continuare a stigmatizzare”.

“Il Pd di Bisceglie rifugge da operazioni politiche che allontanano i nostri elettori e simpatizzanti e continua a perseguire, con trasparenza e coerenza, innanzitutto con l’attività consiliare, la cura e la crescita della nostra comunità”, conclude il segretario del Partito Democratico di Bisceglie. “Con questo esclusivo obiettivo, il Pd continuerà a esercitare con fermezza il ruolo di opposizione laddove necessario e continuerà, come ha sempre fatto, a costruire proposte e contributi positivi da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione”.