Il nostro sistema fiscale va cambiato attraverso un vero e proprio cambiamento culturale e questo cambiamento è proprio la flat tax” cosi Armando Siri nell’incontro svoltosi nella sede della coalizione cittadina di centrodestra Bisceglie2018. Il responsabile economico del Movimento politico Noi con Salvini, introdotto dal segretario nazionale del partito on. Angelo Attaguile e dal vice coordinatore regionale Rocco Prete, ha spiegato nel dettaglio la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati nel giugno 2015 dalla Lega Nord per introdurre un nuovo sistema fiscale ad aliquota unica fissa al 15%.

Incontro pubblico siri-4“C’è bisogno di affrontare il le cause del male di questo paese e non di curarne solo i sintomi come fa il governo Renzi” ha dichiarato Siri che ha poi spiegato: “La flat tax è costituzionale, sostenibile, equa e soprattutto semplice. Attualmente il 98% degli italiani non ha idea di come funzioni il fisco nel suo paese, questo perché è un sistema incredibilmente complesso che si basa su qualcosa come 69000 norme ed è articolato in cinque aliquote diverse per cinque scaglioni di reddito”.  Siri, numeri alla mano, è entrato subito nel vivo dell’argomento: “L’insieme dei redditi imponibili in Italia è pari a 805 miliardi di euro, lo stato incassa dalle imposte 152 miliardi di euro, una tassazione effettiva di poco inferiore al 20%. Con la flat tax applicheremmo un’aliquota del 15%, mantenendo il principio di progressività della tassazione attraverso un sistema di deduzioni fisse basate sia sul reddito che suoi componenti del nucleo famigliare. L’aliquota fissa si andrebbe cosi ad applicare sull’imponibile a cui sono state sotratte le varie deduzioni per chi ha un reddito basso o nucleo familiare numeroso”.  Siri ha poi affrontato il problema della minor somma incassata dallo stato applicando la flat tax: “Ci sarebbe un ammanco di 46 miliardi di euro, come lo si può coprire? Ci sono due modi: uno è una strategia una tantum che prevede un saldo e stralcio delle tantissime cartelle di Equitalia non riscosse dallo stato, in pratica si tratterebbe di trovare accordi con i tanti imprenditori in difficoltà che vorrebbero pagare ma non possono. Da quiIncontro pubblico siri-2 potremmo recuperare circa 60 miliardi di euro in due anni. Altri introiti arriverebbero dal recupero del sommerso, l’evasione fiscale in Italia ammonta oggi  a circa 400 miliardi di euro. Ponendo tutte le stime al ribasso diciamo che potremmo recuperare almeno 24 miliardi di euro”. Oltre al recupero dal sommerso e allo stralcio delle cartelle esattoriali di Equitalia Siri ha spiegato che secondo lui la flat tax generebbe un aumento dei consumi grazie all’aumento della disponibilità economica delle fasce deboli, tutto ciò porterebbe ad aumento del gettito iva per quasi 5 miliardi di euro. Siri ha spiegato come questo sistema fiscale sia attualmente applicato in più di 30 paesi al mondo: “Otto dei quali sono in europa e ospitano anche diverse attività di italiani che si sono trasferiti li, secondo voi molti di questi imprenditori non tornerebbero nel loro paese se ci fosse un regime fiscale simile? Stimiamo che anche di qui si potrebbe recuperare Incontro pubblico siri-5un altro miliardo di euro”.  Per Siri non ci sono dubbi: “L’applicazione della flat tax innescherebbe un sistema virtuoso che porta direttamente all’aumento del Pil e quindi della ricchezza del nostro paese. Tutto questo sta già avvenendo nei paesi che hanno già adottato questo metodo e va sottolineato che questi stati non hanno assolutamente la nostra capacità produttiva, per noi ci sarebbero effetti ancora più positivi”.

Non una ricetta magica, non un miracolo ma semplicemente l’attuazione di una vera e propria rivoluzione culturale e fiscale già in corso in molti paesi del mondo. Si potrebbe obiettare che questo sistema di certo produrrebbe una riduzione delle entrate fiscali e solo potenzialmente potrebbeIncontro pubblico siri innescare tutti quei processi virtuosi che addirittura influenzerebbero positivamente il Pil ma anche su questo Armando Siri ha una risposta: “E’ un sistema basato sulle previsioni, proprio come lo è ogni bilancio fatto dallo Stato. Noi abbiamo presentato tutte stime al ribasso e non abbiamo neanche voluto essere ottimisti con le cifre”.

La teoria della flat tax è senz’altro una delle più innovative presentate in Italia negli ultimi anni, molti paesi in realtà adottano questo tipo di fiscalità dal almeno un trentennio (Singapore, la ex Honk Kong) e sembrano godere di ottima salute economico-finanziaria. I detrattori però non mancano e siamo certi che  nei prossimi mesi il dibattito su questo nuovo sistema fiscale ad aliquota unica entrerà nel vivo.