“L’amministrazione comunale ha combinato un altro pasticcio. Eppure, già nell’ottobre 2018, in consiglio comunale, avevo invitato il sindaco e la giunta a convocare i dirigenti scolastici in tempi brevi al fine di conoscere il loro fabbisogno e proporre un’assegnazione dei plessi scolastici condivisa tra i quattro circoli di Bisceglie. Se tutto fosse stato programmato per tempo e prima delle iscrizioni all’anno scolastico successivo non saremmo in questa situazione”. Con queste parole, il consigliere d’opposizione Vittorio Fata dice la sua sul piano formativo comunale che tanto sta facendo discutere in questi giorni.

“È evidente semmai una certa improvvisazione e la mano destra non pare sapere cosa faccia la mano sinistra, tanto che gli assessori comunicano col sindaco attraverso atti scritti per conoscenza (sic!)”, prosegue Fata nel comunicato stampa. Il consigliere d’opposizione pone allora delle domande all’attuale amministrazione Angarano: “Come mai, dopo la ristrutturazione della scuola di Salnitro, i trasferimenti provvisori verso i plessi di via Cadorna e Carrara reddito non sono stati aboliti, evitando così un inutile e dispendioso servizio di trasporto degli alunni? Si potrebbe immaginare di potenziare il trasporto degli studenti delle scuole superiori. Eppure Salnitro disporrà di numerosi ambienti in più, e sicuri, rispetto a due anni fa. Come mai il sindaco non ha invitato il dirigente del quarto circolo didattico a riportare armi e bagagli nella sede originale rimessa a nuovo? Perché la segreteria di Salnitro non ritorna a Salnitro? Le aule a disposizione nel plesso Salnitro sono anche troppe per l’attuale situazione numerica degli alunni e, anche facendo rientrare tutti, rimarrebbe tanto di quello spazio che mai sarà riempito visto il numero degli alunni”.

Secondo Fata, la strada da seguire era invece diversa: “La logica sarebbe stata quella di liberare il plesso Cadorna (essendo centrale) e renderlo di passaggio fino al ripristino di tutte le situazioni di disagio nei vari circoli che devono subire lavori di ristrutturazione già finanziati dalla precedente amministrazione”. Tra questi, anche il Primo Circolo (scuola Edmondo De Amicis”), che sarà interessato, scrive Fata, da lavori di ristrutturazione nel prossimo futuro. “Se il tutto fosse stato fatto con una attenta e tempestiva programmazione, l’emergenza (se di emergenza si tratta realmente) della “Don Tonino Bello” poteva essere risolta agevolmente con plessi scolastici attigui al rione del secondo circolo senza gravare sui bilanci comunali con le spese di trasporto degli alunni”, conclude Fata.