Chiedere di cancellare progetti insensati di scarico inquinante delle acque reflue non depurate a favore della soluzione alternativa di riutilizzo delle acque depurate in agricoltura, ribadendo il forte “No” alla condotta sotomarina di Torre Calderina. Verte su questo la petizione dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Bisceglie, che domenica 21 settembre si incontrano e discutono presso un gazebo allestito in piazza Vittorio Emanuele (fronte bar Jolly) dalle 18.30 alle 22.

Obiettivo, oltre alla petizione, condividere informazioni e competenze, “per difenderci insieme dal furto quotidiano e perpetrato del Territorio a favore di pochi e a danno di tutti”.

“Chiamiamo tutti i Cittadini biscegliesi, coratini, molfettesi, ruvesi e terlizzesi a firmare la petizione”, si legge nella nota del M5S. “Sprecare decine di milioni di euro in tubi per allontanare il problema senza una reale programmazione del futuro del territorio che invece dovrebbe prevedere il recupero della preziosa risorsa acqua. Nonostante i Cittadini non siano stati informati del progetto, le Amministrazioni comunali interessate hanno tutte espresso parere positivo: oggi che sappiamo di cosa si tratta diciamo insieme NO allo sporco affare della condotta sottomarina di scarico dei reflui non depurati presso l’Oasi di Torre Calderina, firmiamo la petizione popolare per il riutilizzo delle acque reflue depurate”.

Movimento 5 Stelle in piazza quindi per discutere di “Come non si depurano le acque reflue e si sprecano fondi pubblici per nascondere il problema in un tubo e allontanarlo di 2 chilometri, inquinando il mare e peggiorando la situazione dello scarico; come la politica non ascolta la volontà popolare di riutilizzare i reflui a scopo agricolo, risolvendo così un problema e usando l’acqua come una risorsa preziosa per la collettività; come si trivella in Italia, favorendo solo le multinazionali del petrolio e mettendo a rischio l’intera penisola e il suo mare”.

“In un Paese senza regole, con un Governo senza senso e un Popolo disinformato, il Territorio è stato e continua ad essere svenduto irresponsabilmente da una classe politica miope e incapace di programmare il Futuro dei Cittadini”, termina la nota dei pentastellati. “Per questo dobbiamo noi per primi dal basso, crederci e cambiare rotta, impegnarci per la difesa del Paesaggio e delle Risorse in quanto Beni Comuni, partecipare come Cittadini AttiVi”.