Non appena le luci in sala si spengono e si apre il sipario, ha inizio un sogno: un “Sogno di una notte di mezza estate”. Si è conclusa sotto i migliori auspici la serata d’apertura della nuova stagione di prosa del Teatro Garibaldi. Il dramma inscenato, liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare, porta la firma di Ruggero Cappuccio, il quale ha trasposto la scena nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano. Protagonista sulla scena è stata la coppia formata da Isa Danieli e Lello Arena, interpretanti i personaggi di Titania e Oberon. In uno spazio onirico i due protagonisti instaurano un dialogo che ironizza sui sentimenti e le azioni umane, sottolineando l’elemento transitorio e fugace dell’esistenza. Inoltre essi, attraverso le loro battute, mettono in risalto quanto le ambizioni e i desideri umani siano frivoli e vanagloriosi. Accanto ai due interpreti principali ruotano dei surreali ospiti, tra cui pupazzi, elfi e musicisti, i quali incrementano la fascinazione favolistica. Ulteriori filoni narrativi si intrecciano al principale: le vicende amorose tra Lisandro ed Ermia e Demetrio ed Elena, rappresentati da alcuni burattini. Quest’ultimo aspetto fa comprendere quanto la vita umana sia orchestrata dal Fato e quanto l’uomo non possa avere il controllo totale sull’esistenza. Elemento di spicco tra le battute di Oberon è la metafora del giocattolo rotto, privato di alcune componenti fondamentali, la quale porta a riflettere sul trascorrere inesorabile del tempo e sul guardare oltre le apparenze, nonostante la bellezza dell’età giovanile si dissolva.  Il teatro nel teatro, un sogno nel sogno, ma alla fine a ritrovarsi sono un uomo e una donna, che si privano della maschera dell’apparenza e dell’inganno. La scrittura di Cappuccio coniuga sapientemente la comicità del dialetto napoletano con l’armonia e l’incanto della lingua shakespeariana.

INTERVISTA ISA DANIELI. Abbiamo chiesto ad Isa Danieli cosa conserva di questo spettacolo, in modo particolare della serata appena trascorsa. “La gioia di averlo fatto, la gioia di aver sentito il pubblico applaudire così e sono felice perché questo è un testo che mi è piaciuto tantissimo”, ci ha risposto. “Una scrittura meravigliosa”, ha aggiunto l’affermata attrice, “anche se non è tanto facile e per noi attori è abbastanza complicata da recitare. Nonostante ciò penso che il pubblico se ne vada forse felice. Diversi giorni fa è venuto a mancare uno dei più grandi eredi e interpreti del teatro napoletano: Luca De Filippo. A proposito di questo le domandiamo in che modo è possibile valorizzare il teatro napoletano in Italia e nel mondo, eliminando Napoli da tutti i suoi stereotipi. “Le stesse commedie di Eduardo sfatano Napoli da tutti i luoghi comuni”, ha commentato Isa Danieli. “Per quanto riguarda Luca, io l’ho conosciuto bambino, perché lui è un po’ più piccolo di me. Abbiamo lavorato insieme, abbiamo fatto tante cose tra cui “Questi fantasmi” e “Non ti pago”. In conclusione le chiedo se è venuta altre volte a Bisceglie e qual è stata la sua impressione. “A Bisceglie ci sono venuta tantissime volte, sono 63 anni che faccio questo mestiere”, ha sostiene l’attrice. “Ci ho portato i miei più belli spettacoli tra cui “Ferdinando”, “Amore e magia nella cucina di mamma” di Lina Wertmϋller e tante altre commedie che adesso non ricordo. Per la verità ci mancavo da parecchio tempo, però sono molto felice di esserci ritornata”. Altro grande nome è Lello Arena, di cui è possibile vedere l’intervista cliccando sù.