Una serata all’insegna del divertimento, ma con risvolti legati ad argomenti di forte attualità come l’omosessualità o il tradimento. Questo è quanto ha vissuto il numeroso pubblico che ha deciso di passare il sabato sera presso il Teatro Mediterraneo di Bisceglie per assistere a: “Scusa!” commedia in due atti di Dino Loiacono promossa dall’Associazione Radio Centro e dal Polo Culturale Teatro Bravò, che ha visto indiscussi protagonisti della serata Pupetta e le Battagliere, un cult delle sit-com regionali degli ultimi anni oltre che dei teatri baresi e pugliesi. L’evento è stato introdotto da Katya Landriscina di Radio Centro, mentre nell’intervallo spazio ad una breve intervista a Mauro Tesoro, giunto 2° alla kermesse “Il più bello d’Italia”.   

Centro nevralgico su cui si sviluppano le varie e rocambolesche situazioni è l’agenzia di pompe funebri “Orgasmus” appartenente alla famiglia Coitus. La crisi attanaglia anche questa attività, fomentando battibecchi piuttosto accesi tra Pupetta, interpretata magistralmente da Dino Loiacono, ed il capitano dei carabinieri Teodoro Frichicchio (Renzo Deandri), suo marito. Il carattere forte della stessa Pupetta va inevitabilmente a scontrarsi anche con sua madre, donna Finella (Pietro Genchi) proprietaria dell’agenzia, la quale le preferisce il figlio maschio Ludovico (Nicola Loiacono): eccentrico spaccone, solo sulla carta, marito di Maria (Maria Poliseno) donna del nord che ama “accompagnarsi” con il cinese Cio-Lin (Oronzo Di Landro).

Tra le beghe quotidiane legate alla futura eredità di donna Finella, sulla quale lottano senza tregua i figli Ludovico e Pupetta, irrompe in scena Leopoldo (Gianni Sardella) carabiniere in servizio a Cagliari, orgoglio di papà Teodoro e mamma Pupetta, sino a quando lo stesso Leopoldo confessa a sua madre di essere gay e di volersi operare. Nel frattempo meglio non va a Ludovico che, nonostante i suoi problemi di prostata, si ritrova sua moglie Maria in attesa, ma concepito con Cio-Lin, di un erede che possa insidiare il nipote Leopoldo per gli averi di donna Finella. Una escalation di botta e risposta tra i protagonisti che non può non coinvolgere il pubblico presente anche nei momenti più intensi, come quando  Pupetta prende atto della vera natura di Leopoldo incitandolo a perseguire con forza il suo desiderio. Non poca ilarità suscita il personaggio dell’infervorata signora Castratis (Oronzo Di Landro), direttrice di uno ospizio, invaghita di Ludovico che cerca di ammaliare per risollevare con i suoi averi la sorti dell’agenzia funebre. Come sempre alla fine tutti i nodi vengono al pettine e le reazioni saranno diverse sulle vicende che hanno caratterizzato una commedia capace di coinvolgere a più riprese tutti i presenti e di tributare ai protagonisti la giusta standing ovation. 

Foto di Lucrezia Di Pilato: