Rifiuti che debordano dai cassonetti e abbondano intorno ad essi. È la scena tipica che caratterizza la zona artigianale ovest, tra via Finizia e via Ruvo. È evidente che i cassonetti presenti non siano sufficienti a contenere gli scarti e il materiale di risulta delle aziende. Ciò favorisce l’accumulo, puntuale, di cartoni e sacchi contenenti materiale di vario genere, quasi sempre altamente infiammabile (soprattutto scarti dell’industria tessile, oltre a copertoni, tubi, polistirolo) che, talvolta, è stato dato alle fiamme (leggi qui). Le situazioni più raccapriccianti sono in via Londra, via Berlino e via della Comunità Europea, dove gli ammassi di rifiuti sono più evidenti e massicci, a fronte di alcuni cassonetti ribaltati ed inutilizzati, che evocano alla mente scenari ben più tristi e desolanti. Sinora le lamentele degli imprenditori e dei residenti della zona non sono servite a nulla. È auspicabile un intervento immediato della Camassa Ambiente, la società che gestisce raccolta e smaltimento rifiuti nella nostra città, per un potenziamento del servizio o, quanto meno, un aumento dei cassonetti. Intervento che dovrebbe essere finalizzato anche al collocamento di contenitori per la raccolta differenziata di plastica (tuttora assenti) e del vetro (scarsamente presenti). Altre zone ricettacolo di immondizia di varia natura e le poche aree verdi lasciate al degrado completano un quadro poco edificante ed ospitale della zona artigianale ovest. Non proprio un buon biglietto da visita per i titolari delle imprese che invitano nella propria realtà compratori ed imprenditori.