All’indomani della notizia della violenza sessuale perpetrata ai danni di una giovane biscegliese di 19 anni in zona stazione ferroviaria, la politica locale si è espressa attraverso i suoi esponenti per condannare l’atto e lanciare l’allarme sul tema sicurezza in città.

Non siamo più una città sicura da troppo tempo. Ho cercato di sollevare questa problematica in consiglio comunale assieme ad altri colleghi di minoranza”, sottolinea in merito alla questione sicurezza urbana il consigliere Gianni Casella, “attraverso la predisposizione di proposte come un piano di sicurezza che coinvolgesse gli organi preposti al controllo e la pubblica amministrazione. Proposte tutte rigettate per motivazioni politiche o per mancanza di fondi. La risposta più grave è stata data nell’ultimo consiglio comunale dal neocapogruppo Pd in consiglio Ing. Consiglio, il quale ha asserito che a Bisceglie non vi è alcun problema di delinquenza, di sicurezza. Forse vive in un altro paese o è interessato ad altro. Invito il presidente avvocato Napoletano a indire un consiglio comunale straordinario immediato affinché si possano trovare assieme al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e al Prefetto le giuste soluzioni per consentire a Bisceglie di tornare a essere sicura.

“Condanno con forza questo gravissimo atto di violenza ed esprimo solidarietà e vicinanza alla vittima e alla sua famiglia”, ha affermato il capogruppo di Biscegliesvolta Angelantonio Angarano, “l’amministrazione prenda atto che è arrivato il momento di fare qualcosa per prevenire il crimine, attraverso un potenziamento del controllo del territorio, polizia municipale e videosorveglianza in primis, e una adeguata attività di sensibilizzazione sociale e culturale”. Come già chiesto da Casella anche Angarano chiede un “consiglio comunale monotematico e l’opportunità di costituirsi parte civile allorché comincerà il processo”. L’esponente del movimento civico Biscegliesvolta chiede però soprattutto “misure concrete e non proclami”. “Auspico che il sentimento di solidarietà diffusa dell’intera cittadinanza”, ha quindi concluso Angarano, “possa, da un lato, essere elemento di contrasto all’aggressività e, dall’altro, testimonianza di riscatto collettivo”.

Angarano e Casella, insieme ai consiglieri comunali di opposizione Giorgia Preziosa, Roberta Rigante e Pierpaolo Pedone, hanno chiesto al presidente del consiglio comunale, Franco napoletano, e al segretario generale del Comune, Francesco Lazzaro, la convocazione straordinaria di un consiglio comunale monotematico, a cui siano invitati i rappresentanti del Comitato provinciale sulla sicurezza e il prefetto della Bat, Maria Antonietta Cerniglia, “vista”, si legge nella missiva, “la grave escalation di episodi che stanno caratterizzando in modo sempre più preoccupante la sicurezza dei nostri cittadini: rapine, uccisioni, sequestri di grossi quantitativi di stupefacenti e, per ultimo, un tentativo di violenza sessuale”.

“Siamo arrabbiati come cittadini, terrorizzati come genitori e inorriditi come biscegliesi”, questo invece il commento di Angelo Consiglio, esponente della coalizione civica Bisceglie2018. “Quello che è accaduto l’altro giorno rappresenta un punto di non ritorno per una città che vuole vivere in serenità e sicurezza”, ha poi proseguito il rappresentante del centrodestra. Bisceglie2018 ha ricordato che la coalizione, parlando di sicurezza in un forum pubblico, aveva proposto “la messa in sicurezza del parcheggio della stazione”, e anche, “di attivare l’organizzazione delle “ronde” impegnando gli uomini in pensione che hanno prestato in servizio nelle forze dell’ordine”. Per Angelo Consiglio sarebbe anche di fondamentale importanza che “tutti i vigili urbani fossero destinati a servizi di pattugliamento in strada”.

“Apprendiamo dalla stampa locale che giovedì scorso ha avuto luogo il secondo caso di stupro in meno di due mesi dal primo, riguardante una giovane ragazza aggredita sotto gli occhi indifferenti dei passanti, fortunatamente entrambi andati a vuoto”, si legge in una nota a firma Meetup “Bisceglie 5 Stelle. “Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i consiglieri di maggioranza, i quali, anziché elaborare soluzioni da trasmettere agli enti competenti, in massa hanno aderito a un Partito di Governo che ha avuto ben 5 anni e tutti i numeri necessari per mettere in campo leggi severe per chi commette questo genere di reati. Sarebbe anche interessante”, continuano i responsabili del Meetup, “conoscere le misure prese (comunicati a parte) dai consiglieri facenti parte della ‘commissione speciale per la sicurezza urbana’ istituita nel 2010 rinnovata dal primo agosto 2013, subito dopo le elezioni, chiediamo quindi, quali misure siano state prese in termini di: riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, prevenzione della criminalità, promozione del rispetto della legalità, convivenza civile”.

Sulla vicenda è intervenuta anche la sezione locale di Fratelli d’Italia. “Questo episodio gravissimo deve essere pesantemente condannato e deve far riflettere l’amministrazione comunale della nostra città, che deve ammettere l’assenza di sicurezza nella nostra città in quanto gli atti delinquenziali sono, ahimè sempre più all’ordine del giorno”, si legge nella nota della sezione bisceglie del partito di Giorgia Meloni. “Mentre i nostri amministratori sono impegnati a preservare poltrone, posizioni ed equilibri politici, in città avviene di tutto e di più a danno dei cittadini, quegli stessi cittadini che per i nostri politici rappresentano solo consenso elettorale e non persone cui salvaguardare i diritti, garantire sicurezza e qualità di vita. Non vi è dichiarazione che tenga! Nulla si è fatto o si è saputo fare per rendere più sicuro qual luogo in particolare e la nostra città in generale”.

“Quanto accaduto a Bisceglie”, dichiara invece Rossano Sasso coordinatore regionale Lega – Noi con Salvini Puglia, “purtroppo non è una novità, le nostre donne, le nostre figlie sono sotto attacco da parte di gente che dice di scappare dalle guerre ma che guerre, violenze e morte la stanno portando a casa nostra. Ogni giorno è un bollettino di guerra, ogni giorno un clandestino entrato in Italia grazie a buonisti e accoglienti vari dà il meglio di sè”. Per Sasso non ci sono dubbi sul fatto che “Il Pd è il principale responsabile di questa immigrazione senza regole, non vedo l’ora di avere Matteo Salvini al Governo, con lui espelleremo tutta questa gente che non ha diritto di stare a casa nostra, mentre ai bastardi luridi che stuprano, italiani o stranieri non fa alcuna differenza, applicheremo oltre al carcere anche la castrazione chimica“.