“Il ritardo nell’entrata a regime dei servizi di raccolta porta a porta ha determinato nel 2016 la penalizzazione del Comune di Bisceglie in termini di attribuzione dell’aliquota dell’Ecotassa 2017 da parte della Regione Puglia portando il tributo da 15 euro a 25.82”. Il tentativo di recuperare il ritardo accumulato dal 1° luglio 2016 al 9 dicembre 2016, giorno della diffida ad adempiere, ha prodotto una irresponsabile accelerazione nei giorni festivi in assenza di una corretta e piena informazione agli utenti che ha determinato spiacevoli situazioni di degrado urbano se non di vera emergenza igienico sanitaria”. Lo si legge nella determina n. 3 del 12 gennaio 2017 della Ripartizione Ambiente-Demanio-Patrimonio, con la quale il Comune ha disposto la risoluzione contrattuale con Camassambiente per i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e speciali assimilati agli urbani e dei servizi di igiene urbana.

“Al 1° luglio 2016 avrebbero dovuto avere inizio a pieno regime già dal primo giorno di avvio dell’appalto”, si legge nell’atto ufficiale. “Al 18 settembre 2016 doveva procedersi a: avvio dei servizi domiciliari; elaborazione della banca dati delle utenze; attivazione della campagna di comunicazione alle utenze; esecuzione delle forniture con i materiali previsti in sede di gara; distribuzione completa dei materiali (contenitori) presso le utenze compreso il materiale informativo. Entro il 17 dicembre 2016 doveva procedersi a conclusione della messa a regime del servizio in tutto il territorio comunale”.

La determina fa anche riferimento al verbale redatto dal Dec (direttore dell’esecuzione del contratto), ing. Paolo Garofoli, in seguito alla ricognizione dei servizi avviati dalla Camassambiente in data 19, 20 e 21 settembre 2016, su espressa richiesta del Dirigente del Servizio Ciclo Integrato dei Rifiuti, e all’ulteriore relazione del 28 novembre 2016 “nella quale si rileva il perdurare di modalità di spazzamento differenti in termini di frequenza ed orario di svolgimento rispetto alle previsioni”.

Sempre nell’atto si fa riferimento alla documentazione fotografica del Nucleo Guardie Ambientali sullo stato di attuazione del servizio tra il 9 dicembre 2016 e il 4 gennaio 2017, dalla quale si evince “il perdurare del servizio di prossimità svolto con l’ausilio di cassonetti stradali in luogo del previsto servizio Porta a Porta”. E nell’atto si cita anche l’attività di controllo e verifica effettuata nella notte tra il 5 e il 6 gennaio da una delegazione composta dal Sindaco, l’assessore Ruggieri e dal consigliere comunale Simone, accompagnati dal comandante della Polizia Municipale e dal Dec, che ha “confermato come un’ampia parte della città non era ancora servita dal Porta a Porta”.

Nella determina si specifica altresì che il contratto di servizio “non è ancora stato stipulato poiché si è formalmente contestata la mancata produzione di documenti prodromici alla stipulazione dello stesso” e che per i mesi di luglio agosto, settembre e ottobre “è stato corrisposto il canone, in misura ridotta, rideterminato dal Dec in ragione dei servizi effettivamente svolti in quanto diversi da quelli previsti dal Capitolato”.