Monsignor Giuseppe Pavone è stato nominato amministratore diocesano di Trani-Barletta-Bisceglie. A conferire la nomina è stato il Collegio dei consultori nell’ambito di un incontro elettivo avvenuto ieri, martedì 1 agosto. La nomina è stata poi resa pubblica solo quest’oggi a conclusione delle procedure formali previste dal codice di diritto canonico a seguito della morte dell’arcivescovo Giovan Battista Pichierri.

A Monsignor Giuseppe Pavone, già vicario generale dal 2016, tocca ora il compito di “governare e coordinare l’ordinarietà della vita diocesana”, il tutto nell’attesa che la Santa sede indichi il nuovo Vescovo.

Monsignor Giuseppe Pavone ha 67 anni ed è originario di Trinitapoli, dal 1961 ha frequentato il Seminario di Bisceglie. Ha poi proseguito i suoi studi al Pontificio seminario regionale “Pio XI” per gli studi liceali, filosofici e teologici. E’ diventato parroco a Trinitapoli nel 1978. Nel corso del suo sacerdozio ha ricoperto molti altri incarichi tra cui componente di diverse commissioni diocesane, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale del turismo, Vicario episcopale per la zona pastorale ofantina e infine la nomina a vicario generale dello scorso anno. Inoltre nel 1983 Monsignor Pavone ha fondato la Scuola materna denominata “Lauretana”, ha portato a termine i lavori dell’oratorio parrocchiale, ha realizzato i lavori di restauro della Chiesa parrocchiale, ha sostenuto la pubblicazione del periodico parrocchiale “Il Lauretano”.

“Ho ancora vivo il ricordo dell’Arcivescovo Giovan Battista Pichierri”,  ha commentato l’amministratore diocesano, all’indomani della sua elezione, “quasi un anno fa mi ha chiamato a collaborare con lui come vicario generale. Inoltre ringrazio i miei confratelli consultori per la stima e la fiducia accordatemi nell’affidarmi questo incarico. Mi rimetto soprattutto nelle mani dello Spirito santo perché mi illumini attimo per attimo nell’esercizio di questo ministero. Desidero viverlo nella comunione con i confratelli sacerdoti e con tutte le realtà ecclesiali per il bene della nostra chiesa diocesana. Che desidero traghettare e preparare al momento in cui arriverà il dono di grazia del nuovo Pastore e Vescovo”.