In questi giorni ci sono giunte in redazione diverse segnalazioni circa la sistemazione del Luna Park allestito per la festa della Madonna dell’Altomare nel quartiere Sant’Andrea. Recandoci sul posto abbiamo potuto constatare che camion, roulotte e rimorchi occupano in maniera vistosa le carreggiate di via Santa Chiara D’Assisi, via Carrara Lamaveta ed ovviamente via Sant’Andrea nella zona prospicente i ristoranti Beverly ed Happy Days. Secondo quanto prescritto dall’ordinanza del Comando di Polizia Municipale N. 113/2015 è stato istituito il “divieto di transito e di sosta con rimozione forzata dal 18 giugno al 23 giugno 2015, con inizio dalle ore 00,00 alle ore 24,00, in via Sant’Andrea lato sinistro con direzione verso Corato, nel tratto compreso dall’intersezione con Carrara Santa Maria ivi compresa, fino all’incrocio con via Santa Chiara ivi compresa (lato ristoranti Happy Day e Beverly)”. Inoltre la stessa ordinanza specifica che “L’insediamento del parco divertimenti (Luna Park) è autorizzato sul margine sinistro di via Sant’Andrea con direzione verso Corato, nel tratto compreso, dall’intersezione con Carrara Santa Maria ivi compresa, fino all’incrocio con via Santa Chiara ivi compresa (lato ristoranti Happy Day e Beverly) assicurando il transito ai residenti degli immobili prospicienti le predette vie, veicoli di soccorso e veicoli degli Organi di Polizia. Le attrazioni dovranno essere posizionate comunque ad una distanza non inferiore a m.05,00 dalle intersezioni e dagli immobili residenziali”.
Non è chiaro se la definizione “Luna Park” utilizzata nell’ordinanza comprenda, oltre alle attrazioni, anche le roulotte. Al di la di questo, recandoci sul posto ieri, in data 17 giugno, abbiamo potuto constatare (come testimoniato dalle nostre foto) che l’area di via Santa Chiara D’Assisi era di fatto già non transitabile per via del posizionamento di alcune attrazioni del Luna Park, malgrado l’ordinanza abbia stabilito il divieto di transito e sosta dal 18 giugno. Inoltre anche Carrara Lamaveta, non compresa nell’ordinanza, è occupata da alcuni mezzi mobili dei giostrai. Il problema non interessa solo la viabilità veicolare, resa meno agevole, ma anche quella pedonale. Risultano infatti occupati gran parte dei marciapiedi di via Carrara Lamaveta e via Santa Chiara D’Assisi. Il tutto crea non poco disagio ai pedoni ed ai residenti del luogo. Infine l’area dove si è deciso di far sostare queste case mobili non risulta neanche attrezzata per lo scopo. Facendo un giro per le roulotte si possono vedere diversi allacci e scarichi “provvisori”.
Sull’intera vicenda abbiamo chiesto il parere di Nicola Napoletano, presidente del comitato di quartiere di Sant’Andrea, questa la sua risposta: “Per prima cosa mi preme sottolineare che non c’è nessun intento polemico in quello che sto per dire, anzi i primi a dover fare un mea culpa forse siamo proprio noi dell’associazione perché sapevamo di questo problema e non siamo intervenuti per tempo. La situazione del Luna Park di Sant’Andrea è sotto gli occhi di tutti, quello che dovrebbe essere un luogo di divertimento e svago viene vissuto solo come un enorme disagio da parte dei residenti. Le strade vengono bloccate, anche i marciapiedi diventano intransitabili, insomma manca un’organizzazione complessiva efficiente. Noi promettiamo che per l’anno prossimo lavoreremo assieme a chi di competenza per cercare una soluzione a questi disagi, per cercare soluzioni consone al problema. Il nostro non è un “no” al Luna Park ma un voler un’area maggiormente organizzata e pronta ad ospitare l’evento”.
Maggiore organizzazione ed ordine, i residenti chiedono solo questo. Assodato il punto di vista ufficiale degli organi competenti attraverso la
lettura dell’ordinanza e raccolto il parere dei rappresentanti dei residenti, a noi non resta che un solo interrogativo: cosa succederebbe in caso di emergenza in via Santa Chiara D’Assisi, magari se si dovesse verificare un incendio come quello degli scorsi giorni (leggi qui)? E’ davvero garantito il transito dei mezzi di soccorso nelle vie del Luna Park? È chiaro che nessuno voglia mettere in discussione il lavoro dei giostrai, legittimo e peraltro foriero di svago e divertimento, ma è altrettanto chiaro che ciò debba essere contemperato anche alle esigenze della comunità e, soprattutto, non possa essere secondario alla sicurezza.