Il comune di Bisceglie ha disposto il subentro del consorzio Ambiente 2.0 alla ditta Camassambiente Spa nel contratto d’appalto per la gestione del servizio igiene urbana. Le condizioni economiche e giuridiche del contratto rimarranno invariate e, come indicato nella determinazione della ripartizione ambiente e demanio n. 6/2017, il subentro del nuovo gestore dovrà avvenire il prossimo 13 marzo. Fino a questa data la Camassambiente dovrà garantire il servizio e “prestare ogni doverosa forma di collaborazione per il transito del personale, dei mezzi e delle attrezzature e di quant’altro necessario ad evitare interruzioni di servizio o altre situazioni di pericolo per l’igiene e la salubrità dell’abitato”. 

A fine giugno scorso il servizio raccolta e trasporto rifiuti della città di Bisceglie veniva aggiudicato in via definitiva alla Camassambiente Spa, contestualmente veniva disposta anche l’esecuzione anticipata del contratto. Il 23 dicembre 2016 il prefetto di Bari ha adottato nei confronti di Camassambiente Spa un provvedimento interdittivo antimafia (leggi qui), il 30 dicembre il comune di Bisceglie comunicava alla ditta barese il recesso contrattuale “ai sensi degli articoli 92 e 94 del decreto legislativo 159/2011”. L’appaltatore del servizio igiene urbana ha presentato ricorso al Tar contro l’atto di recesso richiedendo anche la sospensione cautelare del provvedimento,  il tribunale amministrativo regionale ha respinto la richiesta della Camassambiente Spa (leggi qui).

Il comune di Bisceglie ha inoltre reso noto che il consorzio “Ambiente 2.0” di Assago (Milano) si è detto disponibile a sostituire la Camassambiente già dai primi giorni di gennaio ed ha presentato un apposito cronoprogramma per il subentro del servizio il 23 gennaio scorso. Infine nella determinazione della ripartizione ambiente si legge anche che: “in ipotesi di sospensione e/o annullamento del provvedimento di recesso, rimarrebbero confermati gli effetti del presente provvedimento di subentro, come doverosa conseguenza della disposta risoluzione per inadempimento”.