La scuola media Monterisi di Bisceglie alza la voce contro la barbarie tutt’altro che estirpata del femminicidio, proponendo un incontro che lo scorso 1 giugno ha coinvolto alcune classi del secondo anno. I ragazzi della IIL, IIC, IIG e IIF, per parlare di un tema così aspro e delicato, hanno lavorato insieme per la presentazione di quattro opere che hanno commosso il pubblico presente nell’Aula Magna della scuola. La IIF, inoltre, si è fatta promotrice di una raccolta fondi a sostegno del centro antiviolenza Save di Trani. Presenti all’incontro due dottoresse dello stesso centro, la dott.ssa Palmieri e la dott.ssa Sotero, che hanno sottolineato l’importanza di diffondere la cultura dell’antiviolenza fin dalla più giovane età, affinché le discriminazioni di genere possano divenire solo un ricordo di un passato buio. 

Tra gli interventi anche quello della dott.ssa Pisani Parisi della Fondazione Pisani, anch’esso mirato a rimarcare l’importanza di mettere in guardia i più giovani dalla violenza (anche quella sottile e solo apparentemente innocua) propria di un pensiero che vuole i maschi “dominatori e ossessionati dal possesso”. Ad aprire la manifestazione la toccante interpretazione dell’Ave Maria tratta dall’Otello di Giuseppe Verdi da parte del soprano Lucrezia Porta. Sono seguiti i saluti del Dirigente Scolastico, prof.ssa Lucia Scarcelli, e del vicesindaco Vittorio Fata. La manifestazione, dal nome “Rosso=Amore, e non fa rima con dolore”, ha preso il via da un concorso destinato alle scuole secondarie di primo grado di Molfetta e Bisceglie promosso dalla Fondazione Pisani. I ragazzi della Monterisi, però, non hanno voluto fermarsi a quella iniziativa, ma hanno deciso di parlare apertamente con forza e determinazione di una tematica la cui discussione non può e non deve limitarsi a sporadiche occasioni.