È stato presentato nella mattinata di mercoledì 28 settembre lo sportello biscegliese del progetto “Dedalo e Icaro”, coordinato dalla Comunità Oasi 2, realtà che da trent’anni si occupa di aiutare le persone con problemi di dipendenza patologica da gioco, da sostanze o comportamentale.

La campagna pubblicitaria della cooperativa sociale

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“Dedalo e Icaro” era già presente, con uno sportello attivo e diverse iniziative progettuali, a Trani dal 2014 (nella sede della Comunità Oasi 2, in Pedaggio Santa Chiara 57bis) e da pochi giorni è attivo a Bisceglie all’interno della Pua (Porta Unica d’Accesso) in via Trento 16, ogni martedì dalle 9 alle 13.

Il sindaco Francesco Spina, il presidente della Comunità Oasi 2 Gianpietro Losapio e il responsabile del progetto “Dedalo e Icaro” Antonio Casarola hanno illustrato ai presenti le caratteristiche e le prospettive del progetto triennale, finanziato nell’ambito del Piano Sociale di Zona Trani-Bisceglie per circa 240mila euro in seguito a procedura di evidenza pubblica.

“L’attivazione dello sportello a Bisceglie è un passo importante per la lotta alle dipendenze di ogni tipo – ha dichiarato Spina in fase introduttiva – Eravamo già intervenuti come amministrazione comunale, per cercare di fermare la proliferazione del fenomeno, dapprima ponendo un freno al rilascio delle autorizzazioni per l’installazione di macchine slot, e poi sfruttando la leva fiscale, con la creazione di fasce di esenzione per la Tari per gli esercizi che non le installano o, se le hanno già, le fanno rimuovere”.

Da sinistra Gianpietro Losapio, Francesco Spina e Antonio Casarola

“In questo senso – ha proseguito il primo cittadino – il progetto di Oasi 2 si inserisce bene nell’ambito del Piano Sociale di Zona, essendo una realtà già operativa sul territorio con la quale l’amministrazione è felice di collaborare. Trattandosi poi di una progettualità condivisa tra comuni, credo sia giusto anche ringraziare il comune di Trani per la collaborazione”.

La parola poi è passata a Gianpietro Losapio: “Oasi 2 opera da trent’anni nel campo del recupero delle persone con dipendenze – ha dichiarato il presidente della cooperativa sociale – anche con numerose attività di prevenzione. Lo sportello è infatti il terminale ultimo, perché prima svolgiamo un lavoro importante per cercare di impedire che la dipendenza stessa prenda piede, soprattutto all’interno delle scuole.

“Le leggi ci sono – ha proseguito Losapio – così come i limiti imposti dalle istituzioni, ma il problema persiste. Non tutte le amministrazioni sono sensibili come quelle coinvolte in questo progetto: realtà di questo genere, sostenute a livello di amministrazione pubblica, si sono viste in Umbria, Emilia-Romagna e Veneto e solo poche decine di comuni in tutta Italia applicano le esenzioni fiscali attuate a Bisceglie e descritte in precedenza dal sindaco Spina. Speriamo di essere d’ispirazione per altre realtà decise a combattere in modo più incisivo il fenomeno della dipendenza”.

Tra i documenti presentati, anche una mappa delle sale da gioco a Bisceglie

Tra i documenti presentati, anche una mappa delle sale da gioco a Bisceglie

Il commento dei dati è stato affidato al responsabile progettuale, Antonio Casarola: “Secondo l’ultimo studio Ipsad, risalente a due anni fa, ben 16 milioni di italiani hanno giocato d’azzardo una volta nella vita – ha illustrato – Di questi l’80% non ha problemi col gioco mentre, del restante 20%, 2,3 milioni sono a rischio lieve, 600mila a rischio elevato e ben 250mila presentano gravi problemi di dipendenza. A questo si aggiunge una scioccante componente legata all’età: il 41% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha giocato almeno una volta nella vita nell’anno antecedente alla rilevazione, nonostante il gioco sia teoricamente vietato ai minori“.

“In due anni abbiamo incontrato 142 persone – ha proseguito Casarola – in gran parte uomini, dai 14 ai 75 anni, con problemi di dipendenza soprattutto da alcool, sostanze e gioco d’azzardo. Tra gli interventi realizzati sono da notare i percorsi con gli studenti delle scuole medie e superiori, grazie ai quali abbiamo parlato con circa 900 ragazzi fra i 13 e i 19 anni, le 140 uscite sul territorio, in luoghi di consumo di sostanze e nelle sale da gioco e la possibilità data a 58 persone di intraprendere un percorso psicoterapeutico.

Nella conferenza stampa è stato anche annunciato un corso di formazione sui rischi del gioco patologico rivolto ai gestori e al personale delle sale da gioco, come previsto dalla legge regionale 43/2013, che sarà avviato nella seconda metà del mese di ottobre.

Per informazioni sulle attività progettuali e per contattare la Comunità Oasi 2 e i centri d’ascolto di “Dedalo e Icaro” è possibile rivolgersi ai numeri 393 836 5649 e 0883 582 384, inviare un fax allo 0883 502146 o scrivere all’indirizzo mail dedaloicaro.oasi2@gmail.com.