Si è svolta questa mattina, mercoledì 2 agosto, la cerimonia di consegna del tratto di mare che ospiterà a Bisceglie il Mumart, il Museo Marino Artistico. Nel corso della conferenza il sindaco Francesco Spina e il Comandante della Capitaneria di Porto di Barletta Pierpaolo Pallotti hanno firmato simbolicamente una copia del verbale con cui si destina lo specchio d’acqua antistante le Grotte di Ripalta ad accogliere un museo interamente subacqueo. I lavori per l’allestimento del Mumart inizieranno il 1° settembre; al momento dell’inaugurazione, prevista entro trenta giorni dall’inizio dei lavori, saranno presenti le prime tre statue collocate ad otto metri di profondità. “Sarà il primo museo marino artistico”, ha spiegato il sindaco, “richiamerà per la sua originalità (uno simile sorge ai Caraibi) tanti turisti amanti dell’ambiente e degli sport subacquei”.

La conferenza è stata anche un’occasione per annunciare l’imminente trasferimento a Bisceglie del Centro di Recupero Tartarughe Marine di Molfetta. Il centro, che sarà gestito dal biologo molfettese Pasquale Salvemini, sarà allestito in un immobile abbandonato da anni, e di recente dissequestrato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, dell’ex Sirenella, ubicato nei pressi della Lega Navale, già individuato e messo a disposizione dal comune a maggio dello scorso anno (leggi qui). La struttura ospiterà un centro per il primo soccorso, una sala chirurgica ed un laboratorio chimico.

“Sarà il Centro più importante del Mediterraneo”, afferma l’avvocato Nicolò Carnimeo, delegato regionale del Wwf, che nel corso del suo intervento ha sottolineato la posizione strategica di Bisceglie e l’importanza della collaborazione con la marineria locale, che nello scorso anno ha permesso il recupero di ben 700 esemplari ed ha all’attivo ben 400 recuperi nel 2017.

“Le due iniziative presentate quest’oggi costituiscono ulteriori tasselli del progetto di sviluppo turistico della città, che nei miei 12 anni di amministrazione ha puntato tutto sui valori della cultura e dell’ambiente”, ha sottolineato Spina“Il pregio ambientale di questi progetti costituirà il fulcro non soltanto di una ulteriore promozione della vocazione turistica della città ma anche di una intensa azione pedagogica e culturale, da esercitarsi con il coinvolgimento delle scuole cittadine, presupposto essenziale della diffusione in tutta la cittadinanza e nelle future generazioni del rispetto della natura e dell’ambiente”, ha concluso Spina.