“Nonostante il momento delicato che le Province stanno vivendo in questa fase di riordino, abbiamo fortemente voluto che il nostro territorio fosse presente nel prestigioso scenario della Bit di Milano per promuovere le proprie bellezze, le proprie peculiarità e per ampliare ulteriormente la propria offerta turistica”, questo è l’incipit del comunicato ufficiale che porta la firma del presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani, Francesco Spina, che stila il bilancio della partecipazione all’edizione 2015 della Borsa Internazionale del Turismo di Rho-Milano.

E ancora si legge: “Visitatori, addetti ai lavori, media locali e nazionali hanno infatti mostrato un notevole interesse per il territorio della Provincia di Barletta – Andria – Trani e anche l’incontro con gli altri Gal d’Italia ha rappresentato un’interessante opportunità di confronto su iniziative e attività da poter realizzare per valorizzare ulteriormente il proprio marchio”.

Assolutamente evidente, quasi scontato, che un Ente che prende parte a un evento di così ampio respiro geografico, turistico, culturale sottolinei la partecipazione in termini positivi, trionfalistici.

Dopo anni di partecipazione alla BIT il nostro territorio, però, gode ancora di poca visibilità da parte di visitatori e turisti d’oltre regione. Non parliamo d’oltre Paese.

La presenza alla BIT andrebbe studiata insieme a partner esperti della materia turistico-culturale, enogastronomica, naturalistica mesi prima. Sia chiaro: i Gal, le agenzie territoriali, gli sportelli turistici sono interlocutori di tutto rispetto, ma si ha quasi l’impressione che la partecipazione alla BIT venga vista più come una simpatica gita fuori porta organizzata senza programmazione alla mano e, soprattutto, senza grandi risultati in termini di promozione per il territorio.

Dalle dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali rilasciate alle tv (locali, sigh!) non si evincono contenuti convincenti ed efficaci, semmai proclami, frasi fatte, speranze per il futuro.

“In occasione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano, poi, il Presidente Francesco Spina ha anche annunciato la nascita di “About Bat”, la prima app per smartphone e tablet interamente dedicata al turismo nella Bat, che sarà lanciata ufficialmente nei prossimi giorni”, stare al passo coi tempi, poi, va benissimo. Ma quali programmi si sono presentati alla BIT, quali eventi, quali rapporti sono stati stretti con le altre realtà territoriali, nazionali e internazionali? Non dubitiamo vi siano stati, ma chi ce lo racconta? Finora nessuno e Bisceglie24 è largamente disponibile ad accogliere tutte le precisazioni del caso (necessarie e dovute dato che le trasferte degli amministratori sono finanziate da soldi pubblici, a meno che qualcuno non si sia recato in Fiera a spese proprie. E anche questo saremo pronti a evidenziarlo).

Cosa resta di conferenze, strette di mano, foto di rito o sapientemente scattate in dati momenti e con date personalità? La BIT è una vetrina troppo importante per essere sciupata, per cui, oltre a ciò che abbiamo ricevuto (comunicati), che abbiamo visto (foto) e che abbiamo ascoltato (media locali – se testate nazionali e internazionali di settore avessero raccontato Bisceglie e la BAT avrebbe avuto un senso maggiore e non serve essere esperti di marketing per capirlo), cosa resta?

La vera questione è che troppo spesso non si è avuta la capacità di affacciarsi più in là della punta dei propri piedi pensando più a un intrattenimento di quartiere che a una ventata di territorio around the world. Andrà bene il CineDolmenFest, andrà bene Notte di Poesia al Dolmen, andranno bene le serate di musica e arte nel borgo antico, ma perché nessuno ci racconta di come ci si arriva e, soprattutto, di quali ricadute hanno questi appuntamenti sul territorio?