“E’ stata avviata l’attività di pulizia della zona retrostante il cantiere operativo di Ambiente 2.0 in via Stoccolma”, ad affermarlo è il gestore del servizio igiene urbana del comune di Bisceglie. Avevamo più volte denunciato la grave situazione di degrado in cui versa l’intera zona artigianale est (leggi qui e qui), Ambiente 2.0 ha deciso in questi giorni di far partire la bonifica di tutta via Stoccolma che: “è da sempre oggetto di abbandoni di rifiuti urbani e ingombranti ed è stata per questo inserita nei programmi di pulizia straordinaria del territorio”.

Il Consorzio milanese fa anche sapere di star valutando “la possibilità di procedere già dalle prossime settimane alla bonifica della zona dell’agro nella quale gli operatori di Ambiente 2.0 interverranno preventivamente caratterizzando i rifiuti”. La caratterizzazione dei rifiuti è un procedimento che: “permette agli operatori di individuare i singoli materiali che compongono i cumuli e di garantire a ciascuno di essi il corretto percorso di riciclo, recupero o smaltimento. In questo modo la bonifica, oltre a restituire decoro alla zona, permette di non gravare sulle quantità di rifiuto indifferenziato raccolto e le relative percentuali di raccolta differenziata”.

Il fenomeno dell’abbandono illegale di rifiuti sul territorio incide in maniera sensibile sull’aumento di percentuale di differenziata a Bisceglie. Secondo i dati in possesso di Ambiente 2.0: “Il valore totale della differenziata è penalizzato dalla presenza dei materiali abbandonati che, dopo essere stati raccolti vanno a sommarsi agli altri rifiuti e considerati frazione non riciclabile. Per questo motivo la percentuale di raccolta differenziata della città nel mese di aprile è del 59,3%: se i 50.480 kg di materiali abbandonati (circa il 3% del totale raccolto) fossero stati conferiti e raccolti correttamente la percentuale di raccolta sarebbe stata quindi maggiore”. Ambiente 2.0 sottolinea anche come, nella stragrande maggioranza dei casi, i rifiuti abbandonati sono: “materiali come ingombranti ed elettrodomestici, che sarebbe stato possibile conferire presso l’isola ecologica, o imballi di vario genere oggetto di raccolta porta a porta”.