La decisione della Figc di non accettare le richieste della Lega Pro durante il Consiglio Federale dello scorso 20 maggio (leggi qui) ha fatto precipitare nel caos l’intera Serie C ed ha complicato non poco la posizione del Bisceglie Calcio.

Come è noto, il numero uno della Federcalcio Gravina ha deliberato in quella sede la ripartenza dei campionati professionistici ma, mentre per la Serie A e B sono stati resi noti i calendari e le date di ripresa e conclusione dei tornei, la situazione riguardante la terza serie nazionale è tutt’altro che definita. La Lega Pro, infatti, lo scorso 29 maggio ha riunito nuovamente il proprio Direttivo ribadendo l’impossibilità di portare a termine tutte le gare rimanenti nei tre gironi ed ha, quindi, formulato una nuova proposta alla Federazione da discutere nel prossimo Consiglio Federale.

Essa prevede la possibilità di riprendere le competizioni soltanto per disputare play-off e play-out ed al tempo stesso ribadisce la volontà di richiedere la promozione in Serie B di Monza, Vicenza e Reggina, prime in graduatoria al momento dello stop. La novità maggiore riguarda, invece, la coda della classifica infatti, dopo aver constato l’impossibilità di poter attuare il blocco delle retrocessioni, il Direttivo ha deciso di proporre la discesa in Serie D di Gozzano, Rimini e Rieti, le ultime dei tre gironi, e di Rende e Bisceglie. Queste ultime retrocederebbero direttamente tra i dilettanti in virtù della norma che impedisce la disputa dei play-out quando il distacco in classifica tra le contendenti è maggiore di otto punti. Una decisione certamente penalizzante per i nerazzurri che attualmente si trovano al terzultimo posto del girone C, a nove lunghezze di distanza dalla Sicula Leonzio, quartultima, e non disputerebbero lo spareggio per un solo punto quando al termine della stagione regolare mancherebbero ancora otto giornate.

La nuova decisione del Direttivo ha lasciato interdette non solo le società direttamente coinvolte dalle proposte, ma anche le altre poiché i nuovi indirizzi sarebbero stati presi senza consultare l’Assemblea dei club. Nell’arco di pochissime ore infatti ben dodici formazioni, compreso il Bisceglie Calcio, hanno ripreso l’iniziativa chiedendo urgentemente la convocazione di una nuova assemblea nella quale dibattere le decisioni prese dal Direttivo.

Le posizioni sul tavolo sarebbero molteplici. Alcuni sodalizi, visti gli indirizzi assunti dalla Figc ed il miglioramento della situazione sanitaria, sarebbero favorevoli ad un ritorno in campo in sicurezza per portare a termine tutte le gare della regular season e gli eventuali play-off e play-out evitando così di emanare verdetti a tavolino o sulla base di una classifica incompleta. Questa prima ipotesi, però, sarebbe poco praticabile visto l’esiguo tempo a disposizione dato che il termine perentorio per concludere i campionati è quello del 20 agosto. Altre formazioni sarebbero, invece, propense a disputare solo gli spareggi includendo anche le prime della classe, nella lotta per la promozione, e le ultime in quelli valevoli per la salvezza; altre ancora sarebbero ferme sulle posizioni emerse nella prima assise dello scorso 7 maggio e vorrebbero evitare di ritornare in campo auspicando che la Figc dichiarasse conclusa la stagione. Sul versante play-off le incognite sono ancora maggiori poiché si è ipotizzata anche la possibilità di disputarli in forma ridotta oppure su base volontaria, una decisione, questa, che privilegerebbe il criterio economico piuttosto che quello sportivo.

La Figc intanto prosegue dritta per la propria strada e nella giornata di ieri ha istituito il Fondo Salva Calcio, il quale con lo stanziamento di oltre 21 milioni di euro ha come obiettivo quello di intervenire in favore di calciatori, tecnici e club di Serie B, C, LND e calcio femminile per fronteggiare la crisi economica generata dall’emergenza Covid-19. Anche questo nuovo strumento sarà al centro del Consiglio Federale che si terrà il prossimo 8 giugno. In quella sede, però, la Federcalcio potrebbe decidere di non affrontare il discorso relativo al campionato di Serie C e rimandarlo ad un successivo incontro in virtù della già ricordata richiesta di una nuova assemblea da parte dei club, la quale con ogni probabilità non potrebbe tenersi prima di quella data.

La situazione resta, quindi, fluida anche se sembra sempre più probabile un ritorno in campo per disputare almeno play-off e play-out. Ai nerazzurri non rimane che attendere i pronunciamenti degli organi preposti con la consapevolezza che, in caso di ritorno in campo, la squadra dovrà gettare il cuore oltre l’ostacolo per mantenere la categoria.
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