È un dopo gara a dir poco infuocato quello che ha caratterizzato il dopo Turris-Bisceglie, valevole per la 31^ giornata del campionato di serie D, girone H, che ha visto prevalere i campani per 2-1. Secondo una ricostruzione data dal club stellato e riportata sulla pagina Facebook della società si racconta un atto di violenza che avrebbe visto protagonista il presidente della Turris Giuseppe Giugliano: “Termina 2-1 per la Turris la sfida del Liguori tra Bisceglie e Turris. Al triplice fischio zuffa in campo tra i componenti delle squadre con animi che si scaldano. Il presidente della squadra di casa colpisce al volto Fabio Lamorte accendendo ulteriormente una gara fino ad allora corretta”. Non è tardata la risposta dello stesso Giugliano che sempre sul suo profilo Facebook nega quanto accaduto, “Come erroneamente riportato che io avrei colpito un calciatore avversario non è successo poiché nel parapiglia finale ho solo diviso i miei calciatori con gli avversari”.

Ma la guerra mediatica continua con le dichiarazioni bollenti dei direttori sportivi di Turris, Francesco Vitaglione e Bisceglie, Vincenzo De Santis. Il primo a parlare ed il Ds campano Vitaglione, che spara a zero sul club stellato: “Il Bisceglie ha falsato questo campionato. Mi ha dato fastidio l’atteggiamento del direttore e dell’allenatore del Bisceglie, che fanno la morale ad altre società. Loro non possono dire nulla, perché allestire una grande squadra, fare 27 punti nel girone d’andata, e poi smantellare tutto, significa falsare un campionato. Facile fare una squadra e non pagare nessuno. La Federazione dovrebbe intervenire su queste cose. Da mesi non pagano i calciatori! Mi auguro che falliscano. Dovrebbero solo stare zitti dopo questa annata calcistica. La rissa a fine gara? Non so cosa sia successo. Sono state semplici scaramucce di fine partita, altro non ho visto”.

La replica di De Santis è secca, “Il Sig. Vitaglione con queste dichiarazioni ha offeso una squadra e uno staff che con enormi sacrifici sta onorano ogni domenica questo campionato e la maglia che indossa. Purtroppo nessuno di noi vorrebbe incorrere in problemi societari ed economici, questa non è una scelta di nessuno e noi stessi siamo i primi ad esserne vittime, ma non permettiamo a nessuno di mettere in dubbio la moralità e la professionalità che tutti noi continuiamo a metterci. Il Sig.Vitaglione dovrebbe informarsi sul fatto che dall’apertura del mercato di dicembre la nostra squadra pur ringiovanita e ridimensionata ha conquistato punti importanti sia in casa che in trasferta. Lo stesso, che insulta una città e un club ultracentenario augurandone il fallimento, dovrebbe vergognarsi di quanto accaduto a fine gara e dal vigliacco gesto nei confronti di un nostro ragazzo da parte del proprio presidente (pugno in pieno volto visto da tutti i presenti allo stadio). Queste sono le persone che dovrebbero essere allontanate dal calcio e alla quale la federazione dovrebbe prendere seri provvedimenti.

Strano che proprio lui, che ha fine gara si è recato da noi scusandosi dell’episodio accaduto e del gesto del suo presidente, rilasci ora dichiarazioni con una versione opposta. Vedremo mercoledì, alla pubblicazione del comunicato della giustizia sportiva, se quanto accaduto fossero solo scaramucce, anche perchè sarà nostro interesse che la giustizia ordinaria faccia il suo corso. Consiglierei al Sig. Vitaglione, che tra l’altro era squalificato e non poteva essere presente negli spogliatoi ne in sala stampa, a non lasciarsi andare ad esternazioni fuori luogo e a giudizi sull’etica di chi nel mondo del calcio, a sua differenza, ha già vinto qualcosa. Ciò che è accaduto oggi – conclude il Ds De Santis – va a priori condannato sia dal punto di vista umano che sportivo”.