Il deputato biscegliese Davide Galantino ha interpellato il Ministro dello sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, per saperne di più sulla questione relativa alla Casa Divina Provvidenza. “Ho chiesto alla società che gestisce il complesso Divina Provvidenza”, spiega il parlamentare del Movimento 5 stelle, “di conoscere il piano industriale dell’azienda, ma la mia richiesta è stata respinta. Per questo ho chiesto al Governo di inoltrare la stessa richiesta. Negheranno la risposta anche a loro?”, si chiede il deputato pentastellato.

“Il motivo della richiesta”, sottolinea Galantino, “è che la nuova società, nata nel 2015, è subentrata nel 2017 alla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria, nella proprietà dell’Opera Don Uva, al momento occupa circa 1500 dipendenti per altrettanti posti letto. Lavoratori preoccupati per il proprio futuro. Le assicurazioni dell’azienda lasciano i lavoratori un po’ perplessi dinanzi alla chiusura di interi edifici che senza alcun intervento continuano il loro degrado e alla carenza di figure assistenziali nei reparti. Conoscere il piano industriale dell’azienda potrà fornire loro delle informazioni tranquillizzanti oppure rivelare la necessità di migliori interventi. Coinvolgere, come sto facendo il ministro Di Maio, ci aiuterà a dare delle garanzie ai lavoratori del nostro territorio”.

“La storicità e la realtà locale che accompagna e fa da cornice alla Congregazione non possono essere sottaciute così come non può rimanere indiscusso, non solo nelle sedi istituzionali, ma anche con l’apertura all’utenza tutta, il piano industriale pluriennale”, conclude l’onorevole Galantino.