“Non entro nel merito di quanto sollevato dall’uno e dall’altro, ma ritengo di stigmatizzare sia l’eventuale retropensiero, semmai ci fosse stato, del PD, di insinuare che quanto accaduto al Sindaco sia stato il frutto di promesse non mantenute, sia il fatto che il Sindaco abbia evidenziato in un suo intervento, che sarebbe stato aberrante ipotizzare che la vile aggressione fosse stata un ‘fallo di frustrazione’ da parte di politici responsabili, sia pur sul piano politico ed in modo indiretto, di un clima assolutamente negativo che strumentalizza la disperazione della gente con calunnie velate (riporto quanto trascritto dall’assessore Valente nella sua risposta)”. Comincia così la presa di posizione di Gianni Casella (Democrazia Cristiana) sul duro botta e risposta tra Partito Democratico (leggi qui) e Vincenzo Valente (leggi qui), cui nella giornata di ieri si sono aggiunte anche le considerazioni del sindaco Spina (leggi qui).

“Bene detto ciò, credo sommessamente che la politica oggi nella nostra città ha qualcosa che sinceramente non va, provocando di fatto conseguenze negative per l’intera comunità. Mi spiego meglio per evitare inutili e facili strumentalizzazioni”, continua l’esponente dell’opposizione in consiglio comunale. “Chi oggi ricopre ruoli Istituzionali di rilievo o meno, si trova spesso in un contesto generalmente critico, il più delle volte sotto accusa per i benefici veri o falsi che la politica riceve, dovute alla mancanza di risposte ai cittadini che chiedono e non ricevono e alla grande crisi che attanaglia tutte le nostre famiglie. Fin qui, diciamocela tutta, come non dargli ragione?. Ecco perché, pur mettendo da parte ogni altra considerazione, mi sarei aspettato un’inversione di tendenza da parte dell’amministrazione che Valente rappresenta nell’articolo, chiaramente guidata dal Sindaco Spina”.

Poi Casella entra nel merito con esempio concreti: “Ho sottolineato più volte a gran voce, nei dibattiti consiliari quando c’era da discutere sulle politiche programmatiche e di bilancio, che questa città aveva ed ha la necessità di un pianoCasella sulla sicurezza (scippi, furti, spaccio di droga nel centro storico, e non per ultimo l’aggressione al Sindaco stesso) per tutelare maggiormente la nostra comunità. Aveva ed ha la necessità di un piano programmatico di indirizzo ben preciso che dia contezza di ciò che si vuol fare per Bisceglie, al fine di poter adeguatamente indirizzare i relativi investimenti, creare occasioni di lavoro e di un futuro certo per prossime generazioni. Aveva ed ha la necessità di un piano sull’arredo e il decoro urbano, che caratterizzi le attività della nostra città nei propri quartieri e renda visibilmente bello l’aspetto generale. Aveva ed ha la necessità di un nuovo piano del traffico al fine di rendere non caotica ma vivibile la città e far si che si possano creare aree pedonabili e attraversabili a piedi o in bicicletta, con la relativa chiusura al traffico di alcune vie o zone, vedi waterfront, via Aldo Moro, corso Umberto il centro storico, creando salotti della propria città. Aveva ed ha la necessità di un’attenta politica ambientale, sociale con più attenzione alle famiglie bisognose, ad una politica culturale che guardi ai giovani assieme alle associazioni presenti sul territorio e chiederne una fattiva collaborazione”.

“Purtroppo niente di tutto questo”, affonda il consigliere della Dc. “Insomma penso e credo fermamente che oggi chi fa politica deve pensare ed agire con tali indirizzi, per non essere considerati una casta privilegiata o addirittura malvagia e corrotta. Se si agisse in tal modo anziché pensare ai soliti giochetti di potere, come gli incarichi ad personam, ai concorsi facili dell’ultima ora seppur legittimi, allo spreco di denaro pubblico come l’acquisto di quote azionarie della Bisceglie Approdi per 450.000 euro al pari delle spese spropositate per l’estate biscegliese (film ecc. ecc.), ai tanti debiti fuori bilancio che bloccano l’attività programmatoria e indebitano i futuri bilanci e soprattutto una politica non attenta in materia di tassazione, vedi l’elevata tassazione della tassa sulla spazzatura di questi giorni, dell’IMU al 10.4 per mille della TASI con la massima aliquota consentita”.

“Ecco il contrario di tutto questo porterebbe i cittadini a valutare con più serenità e dare un giudizio chiaramente favorevole e si concretizzerebbe cosi quell’auspicio di vederci uniti con unico intento che è il bene comune”, conclude Casella. “Bene tutto questo mi sarei aspettato nella diatriba di questo nuovo anno, ma a quanto pare nulla è cambiato: stessi attori, stesso film, stesso finale. Il mio auspicio è che ognuno di noi possa fare la sua parte e che prevalga quel senso di bene comune. Condannando da parte mia ogni atto insulso e incivile, ogni insinuazione falsa ed ipocrita, ogni parola o retropensiero che possa accendere inutili fuochi come ‘terrorismo o frustrazione’, ogni posizione di potere che favorisca uno a danno dei tanti che meritano e, soprattutto, facendo riferimento a quel buon senso che non smetterò di enunciare e scrivere, che il più delle volte viene dimenticato. Sì, quel buon che permetterà di guardare avanti con più fiducia e amore per quello che si fa e per ciò che si può dare”.