“I dati matematici del bilancio consolidato proposto dall’amministrazione Angarano per l’anno 2018 confermano le impressioni che unanimemente hanno i cittadini biscegliesi: il primo anno di amministrazione Angarano si rivela fallimentare, con la presenza di tre milioni e trecentomila euro di nuovi debiti fuori bilancio e con un utile di esercizio consolidato di ben ottocentomila euro inferiore a quello del 2017, ultimo anno della mia amministrazione”. Con queste parole l’ex sindaco e consigliere d’opposizione Francesco Spina commenta l’approvazione del bilancio consolidato avvenuta durante lo scorso consiglio comunale. Ma critiche arrivano anche dal gruppo del Movimento 5 Stelle, che parla di un “atto di ragioneria contabile senza il benché minimo segno di indirizzo politico”. “Il Consolidato è certo un atto dovuto nelle procedure di bilancio delle Amministrazioni locali ma dovrebbe certificare una gestione economico patrimoniale coerente con una programmazione fatta di un chiaro indirizzo politico”, spiegano i grillini.

Per il consigliere Vincenzo Amendolagine, infatti, “crescono le spese, ma ad un aumento delle stesse non corrisponde un sufficiente ed adeguato standard di servizi”. “Il Portavoce del Movimento ha chiesto in consiglio comunale quale fosse la capacità di indebitamento dell’ente, elemento di valutazione alla base di qualsiasi investimento o programmazione in termini di pianificazione delle opere pubbliche. Nessuna risposta”, si legge nel comunicato stampa. “Abbiamo chiesto come mai il bilancio della Bisceglie Approdi, controllata al 99% dal Comune e con un lautamente remunerato CdA alla guida, mostrasse un calo delle entrate giustificato nella relazione di accompagnamento al bilancio stesso da cause di forza maggiore. Quali sarebbero queste cause? Sono da addebitarsi ad un calo dei diportisti o ad altri fattori? Anche qui nessuna risposta”. 

L’ex sindaco Spina, invece, torna, nel suo commento al bilancio, sulla questione del Teatro Gairbaldi: “La sopravvenienza attiva di ben trecentomila euro, derivante dalla vendita della farmacia comunale, va sommata alla perdita ufficiale di ben 500 mila euro registrata rispetto al 2017. Ma non è solo la matematica a condannare il primo anno di amministrazione Angarano, che ha visto la chiusura di ben cinque contenitori culturali pubblici e del Teatro comunale Garibaldi, determinando la completa privatizzazione della cultura cittadina, relegata nell’unico contenitore culturale della pur encomiabile impresa Mastrototaro”. Oggetto di critica da parte di Spina anche le “scellerate scelte gestionali riguardo alle strutture sportive della città affidate senza contratto in una logica semplicemente fiduciaria a soggetti privati e abbandonate a se stesse senza piani di sicurezza e senza il rispetto delle regole e della normativa di legge in materia di Safety”. 

Sia i 5 stelle che il consigliere Spina intervengono infine sul servizio di igiene urbana. “L’opaca e ambigua gestione fallimentare del servizio di igiene urbana, con ben 15 proroghe ad un’unica ditta e una gara ponte con un unico partecipante con ribasso d’asta del solo 1%, costituisce il viatico per l’aumento spropositato della TARI e per la sicura soppressione della misura di premialità Green Card, istituita durante la mia amministrazione”, afferma Spina. Per Amendolagine invece “ancora nessun segnale di trasparenza sulla gara Ponte” per l’affidamento del servizio. “La dispendiosa gestione del servizio di igiene urbana e i reiterati incarichi legali senza passare per la tanto annunciata (e ancora non pervenuta short list) sono solo due vicende a comprova della gestione economico finanziaria di una giunta che naviga a vista (a volte ad occhi semi chiusi), non programma, non pianifica e fa pagare ai cittadini la propria pochezza politica o il proprio immobilismo”, conclude il consigliere d’opposizione del Movimento 5 Stelle.