Si avvicina il Natale: lo sentiamo nell’aria, lo capiamo dal clima di festa che si respira dappertutto. Ma per un biscegliese doc il Natale non arriva se non dopo un’altra festività altrettanto importante: l’Immacolata e la sua vigilia. È ormai una tradizione ben radicata nell’animo della comunità, che ogni anno si ripresenta a rispettare le usanze che affondano le loro radici nell’antichità. Il 2015 non fa eccezione: i falò della vigilia dell’Immacolata hanno trionfato ancora.

Molti ricorderanno quanti falò venivano realizzati in passato, in aree più o meno periferiche: i ragazzi delle varie parrocchie si sfidavano per giorni nell’ammucchiare la catasta di legno più grande ed imponente, e le fiamme scaturite da tali falò erano visibili da grandi distanze. Col passare del tempo il numero di questi fuochi è via via diminuito, lentamente ed inesorabilmente ma – cosa più importante – non si è azzerato. La serata di ieri ha visto protagonisti diversi falò in città, simbolicamente ne abbiamo seguiti tre: quello della Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, nel quartiere di Sant’Andrea, quello di Santa Maria di Costantinopoli, nel quartiere Seminario, e quello alla Casa Divina Provvidenza realizzato dal Gruppo Scout di Bisceglie. Abbiamo constatato che la tradizione è ancora fortemente sentita: centinaia e centinaia di biscegliesi si sono ritrovati in cerchio a guardare le fiamme e ad apprezzare il piacevole tepore delle braci, temporanea difesa contro il freddo. La tradizione vuole che i falò, “le fàme” in dialetto biscegliese, servissero per riscaldare i panni che la Madonna aveva lavato e che non si erano asciugati a causa del cattivo tempo decembrino. Al giorno d’oggi i falò dell’Immacolata sono un pretesto per  ritrovarsi gli uni con gli altri, scambiare due chiacchiere, rallentare in qualche modo il frenetico ritmo della vita moderna e dedicare un po’ di tempo agli amici e ai familiari, esattamente come una volta.

Sulla scia del discorso sui valori e sul dedicare tempo agli altri non si può trascurare anche l’impegno del Gruppo Scout Bisceglie che, in pieno spirito di fratellanza, ha organizzato un falò puramente simbolico nello spiazzale antistante la Basilica di San Giuseppe. Lo scopo di tale iniziativa è stato quello rallegrare, con canti, balli ed animazione, i degenti della Casa della Divina Provvidenza cosicchè anche loro potessero gustare appieno il clima festoso e spensierato della vigilia dell’Immacolata.

Foto: Redazione B24 e Cristina Soldano