Un’opera dell’artista biscegliese Pina Catino fa parte della Collettiva d’arte “Le forme dell’acqua” inaugurata lo scorso 22 marzo. Un evento promosso da Archeoclub Italia sede di Corato e curato dal prof. Pasquale Pisani.

Pina Catino espone “Coppelle” fotografia tratta dalla personale mostra itinerante “Orizzonti d’acqua – tutela e valore dell’oro blu”, pubblicata nel suo libro “Misteri dell’Antichità – Culti dell’Acqua e Mito del Sole”, Adda Edizioni e tradotto in lingua francese, inglese e spagnolo.

Coppelle è un viaggio a ritroso nel tempo che ha portato Pina Catino a scoprire tutti quegli elementi sacri, primordiali e fondamentali che hanno caratterizzato il culto dell’acqua nelle grotte e la scoperta del mito del sole nella storia delle religioni. Gli antichi avevano ben presente la forza vitale dell’acqua e del sole, che, rappresentando il principio di ogni forma di vita, sono stati oggetto di culto presso tutte le civiltà, si legge nella sua presentazione.

Infatti, i relativi culti sorsero in un periodo di grandi mutamenti climatici, durante il quale, in tutti i continenti ci furono punte di pioggia e siccità, molto più elevate di quelle che stiamo vivendo noi oggi. L’acqua e il sole erano considerati divinità misteriose, alle quali rivolgersi per sopravvivere, con potere di vita e di morte sugli esseri viventi. Ed è proprio nelle pietre che è racchiuso il loro mistero.

“La scelta di esporre Coppelle, un megalite rinvenuto a Bisceglie in Strada Abazia – simili ritrovamenti non possono avvenire ovunque,  ma solo in luoghi particolari ricchi di magnetismo, di energie, di acque nascoste si legge nella nota –  vuole inoltre, condurre quanti la osserveranno, a una presa di coscienza di una necessità, ormai inderogabile per i frequenti disastri ambientali riportabili ai massicci inquinamenti operati dall’uomo e  sensibilizzare le comunità all’attenta difesa dei propri beni ambientali, possibile solo con l’impegno rivolto alla valorizzazione e alla salvaguardia del proprio habitat”.

La mostra gode del patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia, Comune di Corato, Acquedotto pugliese, Archeoclub d’Italia APS, Centro d’Arte Michelangelo, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e della collaborazione di AGORA’2.0.

Le opere d’arte rimarranno esposte nei locali di Via G. Di Vittorio n. 33, Corato, tutti i giorni, dalle ore 18,30 alle 20,30, fino al 7 aprile. Al mattino la visita è riservata per le scuole, prenotazione al: 339 474 9620.