Approfondire e individuare gli scenari e i percorsi clinico diagnostici e riabilitativi nella sindrome post Covid. È questo uno degli obiettivi principali del seminario “Post Covid: stato dell’arte, percorsi attuali e prospettive future” in programma oggi, 6 novembre, dalle ore 8.30, nella struttura di Universo Salute “Opera Don Uva” a Bisceglie.

Il Corso è presieduto da Onofrio Resta, professore di Malattie Apparato Respiratorio Università di Bari, e da Francesco Scarpelli, direttore della U.O. di Pneumologia e Riabilitazione Respiratoria di “Universo Salute Opera Don Uva” di Bisceglie.

“Il Covid ha determinato lo scatenamento di una vera e propria malattia sistemica” sottolinea il dott. Scarpelli. “Il virus, nella maggior parte dei casi, può lasciare danni respiratori gravi e spesso irreversibili nei pazienti che hanno superato le fasi più critiche della malattia e che già soffrivano di problemi cardiaci o di malattie croniche al fegato o ai reni. Si tratta, quindi, di una vera e propria sindrome post Covid che necessita di un approccio interdisciplinare per interagire con le altre branche specialistiche al fine di intervenire precocemente nella fase diagnostica e assistere il paziente nel migliore dei modi”.

Diversi i temi che verranno trattati durante il Corso. Fra questi l’approccio multidisciplinare al paziente post Covid, le prospettive future dell’approccio clinico terapeutico, gli aspetti riabilitativi e non del trattamento post Covid e il ruolo della pneumologia territoriale nella pandemia.

“L’incremento dei pazienti con patologie pneumologiche deve far riflettere sulla necessità di un rapido intervento affinché diventi una priorità del sistema sanitario nazionale” afferma il professore Resta. “È fondamentale, inoltre, facilitare il dialogo tra i diversi attori sanitari e fornire loro gli strumenti culturali da utilizzare per la creazione di una rete di conoscenze ed esperienze da condividere a vantaggio della persona con patologia polmonare cronica”.

Previste complessivamente due sessioni di lavoro e oltre 20 relatori.