Da diversi giorni i dipendenti di Universo Salute s.r.l. Opera Don Uva hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale a seguito della comunicazione da parte della Società di non poter più garantire a tutto il personale il Contratto Nazionale di Lavoro Aiop/Sanità Privata, dichiarando che al 70% del personale in servizio applicherà il Contratto Nazionale di Lavoro Aiop/Rsa.  In seguito allo stato di agitazione dichiarato, lo scorso 4 agosto, su convocazione del Prefetto Maurizio Valiante, si è tenuta apposita riunione in Prefettura a Barletta tra le sigle sindacali e la delegazione di Universo Salute, per esperire il tentativo di conciliazione delle parti sulla vertenza avviata dalle sigle Cgil, Cisl, Uil e Fials 

“Vi è una mancanza totale del rispetto di buona fede, non avendo la Società manifestato la propria volontà con congruo preavviso. La Società intende cambiare il contratto al 70% della forza lavoro, cioè 700 dipendenti su 1000, oltre ai 200 neo assunti a cui ha già applicato il contratto Aiops/Rsa, che risulta essere un contratto svantaggioso, sia economicamente che giuridicamente. Evidentemente la Società per non discriminare i pochi  intende portare indietro il 70% e non far avanzare gli altri”, scrivono in un comunicato le sigle sindacali.

Il Prefetto ha invitato le parti a cercare un percorso comune di concertazione, anche attraverso una moratoria provvisoria che tenga conto delle esigenze delle parti, lasciando inalterata la situazione economica sino a definire con la Regione Puglia la soluzione al problema per mantenere in essere, a tutto il personale di Universo Salute, il Ccnl Case di Cura Sanità Privata. I Sindacati hanno quindi fatto presente che una tale richiesta, se non accompagnata dal ritiro o sospensione del provvedimento assunto unilateralmente da parte di Universo Salute, rischierebbe di compromettere tutto l’impianto dell’imminente rinnovo Ccnl atteso da 14 anni dai lavoratori della sanità privata. Universo Salute Opera Don Uva, da parte sua, ribadisce invece la volontà di continuare il percorso assunto relativo al cambio di contratto sino a che l’Ente Regione non interverrà a compensare le future perdite della Società dovute ai costi del rinnovo contrattuale.

La stessa Società aveva dichiarato degli utili conseguiti e quindi è prevedibile che, passata l’emergenza, come auspicato da tutti, i bilanci della Società possano essere sicuramente positivi, anche in virtù del fatto che si provvederà a contrattualizzare tutti i posti dell’ex Istituto Ortofrenico che la Regione Puglia ha provveduto a riclassificare sia in Riabilitazione funzionale”, scrivono i sindacati, che nel frattempo annunciano la continuazione delle “azioni di lotta e mobilitazione del personale fino al raggiungimento della serenità per tutti”.