“A seguito del successo della nostra campagna nazionale #stopaborto, sono partite delle affissioni di alcune associazioni che pubblicizzano la RU486 come una fantomatica conquista delle donne. Dov’è la conquista delle donne, se con la prospettiva della pillola abortiva Ru486, le donne sono lasciate sole e senza un supporto medico che prima era previsto dalle linee guida? Dov’è la conquista delle donne, quando la donna è vista come un ‘costo’ che può esser tagliato dalla sanità? Dov’è la conquista delle donne quando ci sono casi documentati che dicono che ricorrendo all’uso della pillola in questione, le donne hanno avuto gravi complicazioni?”, questo è quanto si chiedono i responsabili di Pro Vita e Famiglia di Bisceglie in seguito alla campagna intrapresa da Uaar Bat sull’aborto farmacologico.

“Dietro la disinformazione di comodo pubblicizzata da alcune associazioni per cui la Ru486 può essere dispensata come una semplice caramella, c’è chi nasconde il vero valore che si dovrebbe dare alla donna e alla sua creatura”, sostengono i referenti, “L’interruzione di gravidanza è un aborto. L’aborto è sempre un dramma. Notiamo la gioia della testimonial comparsa sui manifesti ma non possiamo sottolineare che siamo felici che non si sia ritrovata, fortunatamente, nelle condizioni di quelle donne con complicanze. Nel malaugurato caso ciò fosse accaduto, si potrebbe dire allegramente che la sua scelta è stata indolore? Anche fosse una sola donna, per noi vale”, concludono.