Tutti di corsa in palestra dopo Pasqua per fare il possibile per superare la ‘prova costume’ o costanti stakanovisti da settembre?
Pronti a rispondere ‘presente’ davanti a un tapis roulant o a una panca per allenare i pettorali o pigri, svogliati e… un po’ appesantiti dall’inerzia?

Per tracciare un ritratto dei biscegliesi e della loro voglia di muoversi, di allenarsi, di sentirsi in forma, Antonella Todisco e Francesco Brescia hanno chiacchierato con diversi istruttori di alcune palestre cittadine.

Il prof. Bartolo Torchetti ci parla di un calo di circa il 20% di iscrizioni rispetto all’anno 2012/2013 dovuto in parte alla crisi economica e in parte al fenomeno ‘running’ in voga da qualche tempo, per cui ciascuno infila t-shirt e pantaloncini e procede autonomamente.
«Se una famiglia deve tagliare, lo fa partendo dalla palestra per cui il calo è facilmente spiegabile – spiega Torchetti –. La pigrizia nei giovani va assumendo, giorno dopo giorno, picchi incredibili, una pigrizia che nasce dall’utilizzo spropositato dei social network che porta i ragazzi a immobilizzarsi davanti a uno schermo. Pigri, però, sono anche gli anziani. Se ne vedono sempre meno nelle palestre».
Tasto dolente per Bartolo Torchetti è la scuola: «Poco, pochissimo ha fatto la scuola negli ultimi anni per insegnare al bambino e al ragazzo a muoversi: un’ora a settimana è insufficiente per affinare capacità motorie e per far capire all’alunno quanto sia importante tenersi in movimento».
Le attività più seguite attualmente sono zumba e kick boxing e, come ultimo allarmante spunto di riflessione, Torchetti sottolinea che «abbiamo notato una crescita graduale ma costante di aumento di massa grassa in quanti si sottopongono alle misurazioni della bilancia impedenziometrica».

Stessa lunghezza d’onda per il Maestro di Judo Giulio Valente che conferma il calo di iscrizioni per l’anno 2013/2014 fornendo la stessa motivazione: «la crisi economica ha causato al Sud come al Nord una lieve flessione in termini di iscrizioni. A ciò va aggiunta la moda del running, da noi accentuata grazie allo splendido lungomare, che sottrae potenziali iscritti alle palestre. Tutto ciò non è totalmente negativo – ci spiega Valente – anzi, da sempre il mio impegno va nella direzione della promozione del movimento, dell’attività fisica per cui ben venga anche il running».
«Tra le attività maggiormente partecipate, per ciò che concerne la mia attività, il judo, disciplina che si propone di stimolare una buona capacità educativa già da tenera età, primeggia», aggiunge il Maestro Valente.
«La quasi totale mancanza di educazione fisica nelle scuole, ridotta a un’ora a settimana, non incentiva la volontà del bambino e del giovane a frequentare palestre. Inoltre ciò non permette al bambino di maturare capacità coordinative di base e, ahimé, tale gap sarà ancora più difficile da superare in età adulta».
E sugli anziani: «Gli over 50 sono poco presenti. Credo soprattutto per imbarazzo. Quando si iscrivono, il più delle volte, è perché il loro medico di base ha consigliato loro di farlo».

Nessun drastico calo per l’istruttore di zumba e bokwa e maestro di ballo Francesco Baldini: «Non ho francamente riscontrato alcuna flessione delle iscrizioni, eccezion fatta per i corsi di zumba che ho introdotto in città per primo e che, data l’attivazione di tali corsi in altre palestre, hanno causato una riduzione in termini di partecipazione nella mia».
«Devo ammettere però – spiega Baldini – che si comincia a parlare di sport come uno stile di vita, non più come esclusivo allenamento da due-tre volte a settimana. Ciò nonostante esistono ancora tante persone che non pongono attenzione all’importante binomio ‘allenamento-alimentazione’. Ho constatato anche, negli ultimi anni, che sempre più ragazzini sono in sovrappeso e ciò spinge i genitori a prestare maggiore attenzione a tale problema iscrivendo i loro figli a corsi che permettano loro un sano e costante movimento».