“Sono stati tre giorni molto intensi quelli trascorsi dai ragazzi del liceo da Vinci di Bisceglie in Sicilia, hanno partecipato con molto trasporto emotivo a momenti particolarmente significativi”, è questa la sintesi descritta dal prof. Raffaele Tatulli, docente accompagnatore e referente del progetto sulla legalità, dell’esperienza vissuta da una prima e una terza classe del liceo biscegliese (indirizzo: scienze applicate) nelle città di Palermo e Capaci ripercorrendo i luoghi dei due pilastri della giutizia italiana Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“Dalla marcia verso casa Falcone il 23 maggio, le note di Giuliano Sangiorgi sempre coinvolgente, l’inno di Mameli cantato senza alcuna retorica, la lezione in loco in via d’Amelio sotto l’albero sempre stracolmo di bigliettini e cimeli (piantato un anno dopo la strage), la visita a casa Impastato e alla biblioteca comunale di Cinisi aperta da poco all’interno dell’ex casa di Badalamenti (e qui verrà posta all’interno di un’apposita teca la mattonella in memoria di Sergio Cosmai), la commovente sosta sull’autostrada all’altezza di Capaci dove proprio in questi giorni è sorto un giardino voluto dalla vedova Montinaro, l’incontro con Antonio Ingroia e la sorella di Agostino Catalano, sorella del capo scorta di Paolo Borsellino: tanti istanti di un percorso di formazione durante il quale i nostri alunni hanno capito che non bisogna essere eroi ma vivere là legalità negli atti di ogni giorno“, sostiene il prof. Tatulli.
“Da domani”, conclude il docente del liceo ‘da Vinci’, “ciascuno di loro è disposto ad assumersi le proprie responsabilità: il futuro va costruito insieme, ognuno con i propri mezzi e diventando una tessera ideale di un puzzle difficile da realizzare ma ancora più difficile da conservare nella sua interezza. Certi che non ci sarà più bisogno di eroi se ciascuno di noi farà sempre il proprio dovere“.