Una “famiglia” cittadina in festa quella che ieri, domenica 4 febbraio, ha dato il benvenuto e accolto il nuovo arcivescovo Monsignor Leonardo D’Ascenzo a seguito dell’ordinazione ad arcivescovo dell’arcidiocesi di Trani–Barletta–Bisceglie avvenuta lo scorso 14 gennaio nella città di Velletri, e del successivo insediamento nella cattedrale di Trani avvenuto il 27 gennaio.

L’itinerario di Monsignor D’Ascenzo ha preso il via dal centro Caritas cittadino, momento focale in cui Sua Eccellenza ha dialogato con gli operatori, segnale forte che evidenzia l’importanza del servizio e della cura verso il prossimo. Giunto successivamente al teatro Garibaldi, il nuovo Vescovo è stato calorosamente salutato dai bambini dell’Azione Cattolica dei Ragazzi della città, accompagnati dai loro educatori e, in seguito, ha incontrato il vice sindaco Vittorio Fata con la giunta e il consiglio comunale. “La città tenta”, ha introdotto Vittorio Fata, “di restare al passo coi tempi interpretando i cambiamenti del nostro mondo, in maniera corretta e onesta, grazie anche alle numerose associazioni cattoliche e di volontariato e alla collaborazione delle confraternite. Bisceglie”, ha proseguito il sindaco facente funzioni, “vive dalla ricchezza di ognuna delle persone che la abitano, dei cittadini autoctoni, dei nuovi arrivati e dei volontari delle tante associazioni culturali, sociali e sportive, ciascuna con una competenza specifica nel proprio settore ma agenti tutte nel solco del dono”.

“Non si fa fatica a sentirsi di casa da queste parti”, ha esordito nel suo intervento Sua Eccellenza, “si percepisce subito la vicinanza, l’affetto, il sostegno. Ha fatto breccia in me sin da subito la bellezza di questa terra e in modo particolare della sua gente. Quest’ultima non è soltanto un elemento esteriore, ma una corrispondenza fra ciò che appare all’esterno e ciò che la realtà è nel suo profondo. La visita a Bisceglie è iniziata dal centro Caritas”, ha illustrato Monsignor D’Ascenzo, “una scelta voluta proprio perché il servizio e il volontariato esprimono il cuore più autentico della Chiesa”. Il percorso di Sua Eccellenza è continuato con l’incontro con il clero cittadino, i diaconi e i rappresentanti della vita consacrata e per concludere la concelebrazione eucaristica in una Cattedrale traboccante di fedeli, pronti ad accogliere il nuovo pastore. Durante l’omelia, Sua Eccellenza riprendendo il passo del Vangelo (Marco 1, 29 – 39), in cui l’evangelista narra l’episodio dove Gesù Cristo guarì dalla febbre la suocera di Simone, ha chiarito come, “le caratteristiche del pregare e del prendersi cura dell’altro devono trovare spazio nella vita di ognuno di noi. Siamo discepoli di Gesù e dobbiamo sempre più somigliare a lui”. A conclusione del suo discorso, Monsignor D’Ascenzo ha esortato tutta la comunità ecclesiale a pregare per lui e a sostenerlo in questo nuovo cammino.

Foto: Nicola Mastrototaro