I responsabili del numero verde della Regione Puglia per la segnalazione dei reati del mare e ambientali sul demanio marittimo hanno scritto al Comune di Bisceglie per segnalare l’appello della signora Maria Stella Todisco che alcuni giorni fa, proprio attraverso la nostra testata (leggi qui), aveva palesato pubblicamente  l’impossibilità di poter portare al mare la propria figlia 14enne diversamente abile, affetta da Sma (Amiotrofia Muscolare Spinale).

“Accogliendo l’appello della cittadina”, si legge nella missiva, “ed assolvendo al compito assegnatoci dall’Assessorato al demanio della Regione Puglia, si chiede al Sindaco di voler applicare l’articolo 1, (comma 10, lettere b e c) dell’Ordinanza Balneare 2016 della Regione Puglia, al fine di salvaguardare i diritti dei cittadini diversamente abili e di tutelare gli interessi ed i diritti di uso pubblico del bene marittimo”.

Il succitato articolo 1 dell’Ordinanza Balneare 2016, al comma 10, lettere b e c, recita: “I comuni costieri hanno l’obbligo, compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale: di rendere perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendo la costante pulizia per la loro regolare percorribilità; di predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte di soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili”.

Parole fin troppo chiare che però a Bisceglie non trovano riscontro nella realtà. E il mancato recepimento di questi obblighi stabiliti dalla Regione Puglia diventa ancora più stridente se si considera che nella presentazione del numero verde a Bisceglie, avvenuta il 6 luglio nella Sala degli Specchi di Palazzo Tupputi (leggi qui), era presente Gianni Romito, presidente della Associazione Puglia Persone Paratetraplegiche, che nella circostanza rivolse un appello a tutti i sindaci della regione affinché si iniziasse a lavorare per dotare tutte le spiagge delle infrastrutture necessarie alla completa fruibilità da parte di tutti i cittadini, anche alle persone diversamente abili o con difficoltà motorie. Parole che furono condivise dall’assessore regionale al Bilancio e Demanio, Raffaele Piemontese, il quale ribadì la necessità di creare un elenco di tutte le richieste pervenute tramite il servizio e registrare di volta in volta i nomi dei funzionari a cui si fosse inoltrata la segnalazione, così da evitare che le denunce dei cittadini rimanessero inascoltate.

Denunce inascoltate. Proprio quello che non vorremmo accadesse con l’appello della signora Maria Stella Todisco. Finora però, almeno pubblicamente, a quella richiesta di una madre impossibilitata a portare al mare sua figlia, non c’è stato alcun riscontro. Alla presentazione del numero verde, quel 6 luglio, a rappresentare l’amministrazione comunale c’era il vice sindaco Vittorio Fata.