Continua la linea dura di Unimpresa Bat circa le procedure di assegnazione posteggi destinati al commercio per la festa patronale. L’associazione di categoria sostiene di non aver ricevuto nessun riscontro circa la richiesta di annullamento della graduatoria provvisoria inoltrata una settimana fa. Ora Unimpresa chiede esplicitamente che le procedure di assegnazione dei posteggi siano sospese.

Il Presidente Savino Montaruli sostiene che proprio in questi giorni “stanno pervenendo comunicazioni indirizzate ai richiedenti un posteggio da parte del Comitato feste Patronali”. Secondo Montaruli “non si comprende a quale titolo il Comitato Feste Patronali effettui questa operazione. Sulla base di quale atto amministrativo e soprattutto a quali condizioni, visto che nella comunicazione Pec nulla di ciò è specificato. Non è neanche specificato l’onere tributario da sostenere da parte degli esercenti per la tassa di occupazione di suolo pubblico e/o altri eventuali versamenti”.  Unimpresa sottolinea anche come che nella nota Pec del Comitato Feste Patronali si faccia riferimento “alla graduatoria provvisoria e non a quella definitiva. Quest’ultima non è mai stata pubblicata da parte del Comune di Bisceglie”.

Altro aspetto insolito secondo Unimpresa è “che nessuna planimetria dell’area con la relativa indicazione dei posteggi è mai stata allegata alla determina. Così si darebbe adito ad una discrezionalità assolutamente vietata dalla legge”. Infine il rappresentante Unimpresa Montaruli sottolinea come, a suo dire, sia “palese la confusione ingenerata in seguito a procedure che giudichiamo assolutamente fuori contesto. Inoltre”, aggiunge il responsabile, “non far rilevare tutte le incongruenze e le anomalie procedurali contestate, sarebbe stato gravissimo da parte di un’organizzazione qual è la scrivente”.

Unimpresa Bat chiede senza mezzi termini “l’immediata sospensione delle procedure in corso nonché la convocazione immediata da parte del comune di Bisceglie delle associazioni di categoria”. Unimpresa Bat diffida anche i competenti Uffici della Regione Puglia, con riserva di ulteriore coinvolgimento di organi preposti alla tutela e salvaguardia, ad intervenire con la massima urgenza”.