Il legame che il popolo biscegliese ha i con i suoi santi patroni è qualcosa di unico ed è testimoniato dalla volontà, fin dal primo rinvenimento, avvenuto nel 1167, di ottenere e vincere anche sulle città limitrofe la “proprietà” delle reliquie. Questo legame si è consolidato con il tempo e anche ieri, domenica 5 agosto, ha trovato la sua conferma.

Come insegna la buona tradizione, la “domenica dei santi” si trascorre tendenzialmente in famiglia, a casa o in campagna, in cui, ascoltando le notizie dei nostri nonni, si mangiava per prima volta l’anguria, poiché i santi portavano con sé anche il caldo afoso dell’estate. E’ il giorno in cui la religione e la tradizione scalzano la routine quotidiana.

Uno dei momenti religiosi più importanti della domenica dei santi è stato sicuramente quello della solenne processione dei busti argentei e delle reliquie dei santi, quest’ultimi spostati già dal mese di luglio dalla cripta, rispettivamente sopra e sotto l’altare centrale della cattedrale. La processione è il momento topico della festa, poiché sia i fedeli che i confratelli stabiliscono un contatto diretto con i santi patroni, soprattutto i membri della congrega che mantenendo il passo e sopportando il peso della devozione portano per le vie cittadine uno dei monumenti più pregevoli della città.

A chiudere una giornata di festa, i tradizionali fuochi pirotecnici che rispetto a quelli di domani, lunedì 6 agosto, hanno la differenza di non chiudere una breve ed intensa festività ma quella di segnarne il pieno svolgimento. A chiamare il popolo all’evento, il famoso sparo, detto in gergo “chiamata”. Nei circa 10 minuti che precedono i reali fuochi artificiali, la gente in massa si mette alla costante ricerca del posto migliore per assistere all’evento, solitamente recandosi al “muro” o riversandosi direttamente in spiaggia.

Attendendo l’ultimo giorno di festività, la festa dei santi patroni non è solo testimonianza tangibile di fede e religione ma anche dimostrazione di come le tradizioni popolari continuano ad avere un avvenire, nonostante l’avvento dei nuovi costumi e nuove abitudini. (Foto: Daniela Mitolo)