In occasione del decennale della morte di Eluana Englaro, il giorno 9 febbraio, nell’auditorium dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Sergio Cosmai”, le classi quarte e quinte dell’istituto hanno partecipato all’incontro informativo dal titolo “Liberi di scegliere”, organizzato e condotto dal professor Giovanni Salvemini e dalla professoressa Grazia Coppolecchia.

Norberto Guerriero, referente regionale dell’associazione “Luca Coscioni”, ha spiegato ai ragazzi il percorso umano e legale che ha condotto all’approvazione della legge sul fine vita (legge 22 dicembre 2017, numero 219). 

“Le storie di Eluana Englaro”, si legge nella nota, “Fabiano Antoniani (dj Fabo) e Piergiorgio Welby, e le loro personali battaglie per l’autodeterminazione hanno costituito tre momenti chiave in cui la necessità di un cambiamento normativo è stato posto con forza all’attenzione dell’opinione pubblica e del legislatore. La legge 219 consente oggi di esprimere non solo il consenso alle cure, ma anche il dissenso informato a sottoporsi a determinati trattamenti terapeutici, liberando così dalla responsabilità penale il medico e l’operatore sanitario. La relazione tra paziente e medico e il coinvolgimento della famiglia del paziente, secondo Guerriero, risultano rafforzati da questa legge”. 

D’altro canto, “il dottor Felice Spaccavento”, continua la nota, “medico rianimatore, si è soffermato sulla necessità e il dovere, da parte del medico, di adempiere sempre alla volontà del paziente, sia essa quella di voler vivere ad ogni costo, o al contrario, quella di volersene andare in silenzio, ma sedato profondamente e senza dolore. Il dottor Spaccavento ha raccontato del suo vissuto quotidiano, dello sforzo di dover operare in strutture non sempre ben attrezzate, di pazienti che si aggrappano a qualsiasi speranza terapeutica e di quelli che vogliono una morte “dignitosa”. Oggi, fortunatamente, le leggi consentono al medico e al paziente di avere diverse scelte teapeutiche, ma altri nuovi orizzonti si stanno aprendo e la libertà di scelta diventerà ancora più ampia. Il paziente, in ogni caso, “va sempre messo al centro di tutto”, ha concluso il dottor Spaccavento.