Sfida a dir poco cruciale per il Bisceglie Calcio impegnato domani sera, alle ore 20.30, sul campo della Paganese nel match valevole per il ventottesimo turno del campionato di Serie C, girone C.

Quello che andrà in scena sul rettangolo di gioco dello stadio “Torre” di Pagani sarà un autentico spareggio salvezza, infatti si affrontano le ultime due della classe, vista l’esclusione dal torneo del Matera. Le due squadre, però, arrivano al confronto con il morale decisamente diverso. In casa Bisceglie la vittoria all’ultimo minuto contro il Rende ha riportato entusiasmo nel gruppo guidato da Rodolfo Vanoli mentre la Paganese è reduce da ben cinque sconfitte consecutive, l’ultima subita domenica scorsa sul campo del Catania per 2-1, nonostante il vantaggio iniziale siglato da Capece. I campani chiudono la graduatoria con 9 punti, staccati di tredici lunghezze dai nerazzurri, ed hanno conquistato i tre punti soltanto in una occasione, lo scorso 30 dicembre espugnando il domicilio del Rende; nel resto delle partite disputate hanno raccolto sei pareggi e diciotto sconfitte. Altro dato negativo nella stagione dei campani è quello che riguarda le reti subite, ben 61, a fronte di una buona fase realizzativa. Sono infatti 26 le reti segnate, il dato migliore tra le squadre di bassa classifica. Per risolvere i problemi del pacchetto difensivo la formazione campana ha ingaggiato nelle ultime settimane l’ex difensore di Siena e Parma, Dellafiore.

Mister Vanoli, invece, per la delicata sfida dovrebbe recuperare Scalzone e Giacomarro mentre dovrà certamente rinunciare a Zigrossi, infortunato, e Parlati che sconterà l’ultimo turno di squalifica dopo il cartellino rosso rimediato contro la Sicula Leonzio. La gara d’andata disputatasi al “Ventura” lo scorso 27 ottobre terminò con uno scoppiettante 2-2 con le reti di Onescu e De Sena per i nerazzurri e di Parigi e Tazza per la Paganese.

Arbitrerà l’incontro Francesco Luciani di Roma 1 coadiuvato dagli assistenti Emanuele De Angelis della sezione di Roma 2 e Stefano Camilli di Foligno.