«In politica alcune scelte dipendono da altri, altre sono soggettive. Quella di dimettersi è una scelta soggettiva. Diffido di coloro che preannunciano le dimissioni. Se uno si vuole dimettere lo fa e basta, a chi lo dovrebbe chiedere? Poi con questa legge non c’è lo scioglimento del consiglio provinciale. Se il presidente si dimette, il vicepresidente reggerà l’ente nel periodo necessario ad indire nuove elezioni di secondo livello tra tutti i sindaci e i consiglieri provinciali. Il consiglio rimarrebbe sempre lo stesso. Non credo quindi ci sarà qualcuno che si strapperà le vesti su quello che potrebbe accadere. Ma questo mi interessa poco perché riguarda le persone. E le persone sono uomini o caporali o quaquaraquà. Lascio ad ognuno le proprie valutazioni». Francesco Ventola, ospite nella trasmissione “Il Palco” di Amica 9, condotta da Mario Colamartino, è tornato così all’attacco di Francesco Spina dopo la sua alleanza con Michele Emiliano in vista delle elezioni regionali del 31 maggio. E questa volta l’ex presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, interrogato dal conduttore, ha rincarato la dose rispetto a qualche giorni fa, quando fu più laconico seppur netto (leggi qui).

«I sindaci non si riuniscono da mesi. L’immagine che si dà all’esterno della Provincia è che nulla sia cambiato ed invece è cambiato tutto e mi sembra stia diventando il palcoscenico attraverso cui qualcuno sta cercando di mettersi in mostra, senza fare un’operazione verità che io invece farò in campagna elettorale», ha aggiunto Francesco Ventola. «Essere chiamati istituzionalmente al tavolo delle decisioni è stata la vera conquista di questi anni», ha sottolineato l’esponente fittiano di Canosa ricordando la sua attività in Provincia e, a suo parere, i passi avanti compiuti, «eppure qualcuno sta pensando di farne una sorta di pista di lancio per altri obiettivi. Ma questo non sarò io a non consentirlo, saranno i cittadini perché poi in giro bisogna avere il coraggio di andarci».

«Ho deciso di non continuare la mia esperienza con l’ente di secondo livello perché ho sempre creduto che quando il cittadino vota ti da l’autorevolezza per decidere. Quando invece il cittadino non vota, sei come il membro di un consiglio di amministrazione e questo non attiene alla politica», ha concluso Ventola con un’altra stoccata a Spina, non eletto presidente della Bat attraverso il consenso popolare. «In queste scelte sono molto drastico. Se ti vota il cittadino hai la sua forza per decidere, se ti votano altri organismi io preferisco stare a casa, non è una cosa che mi interessa e l’ho dimostrato».