“Ieri, nonostante la prova certificata dai dirigenti, Angarano e company hanno voluto approvare il conto consuntivo con evidenti criticità, 3 milioni e 800mila euro ridicolmente definiti “potenzialità passive” in violazione di legge e della pronuncia della Corte dei Conti, nascondendo la polvere sotto il tappeto per qualche altro mese”. A dichiararlo è il consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina, poche ore dopo la conclusione del Consiglio Comunale che ha portato all’approvazione del bilancio consuntivo 2019 (leggi qui).   

“La situazione drammatica è stata confermata dall’Architetto Losapio che ha letto la sua attestazione in Consiglio Comunale ed è stata confermata dal parere dei revisori, che hanno prescritto misure urgenti per evitare quella che può essere allo stato la sola fine possibile: il dissesto. Il bilancio consuntivo, omettendo la contabilizzazione di circa 4 milioni di euro di debiti, porta dati falsati – afferma Spina – e chiaramente risultati di amministrazione e di cassa sproporzionati e superiori al dato veritiero. Purtroppo questo modo di procedere senza bilancio preventivo (2 esercizi gestiti da Angarano senza avere un bilancio di previsione approvato per quasi tutto l’anno) e senza il rispetto delle regole nella contabilizzazione dei debiti, metterà a serio rischio l’equilibrio finanziario e, soprattutto, sarà un altro vizio importante che potrà portare i giudici amministrativi, dopo le elezioni regionali, all’annullamento di questi strumenti di programmazione illegittimi e falsi (Angarano e company hanno chiesto il rinvio dell’udienza finale al TAR al mese di novembre proprio per prendere tempo)”.

“Intanto ieri è da registrare una vera e propria sfiducia politica della maggioranza verso Angarano. Il consuntivo è passato con la presenza di soli 12 consiglieri – afferma – e con il suo voto personale decisivo (il tredicesimo). Un voto decisivo senza il quale il bilancio consuntivo dei 4 milioni di euro dichiarati, ma non contabilizzati, non avrebbe danneggiato le casse comunali, come si dimostrerà nei prossimi mesi. Purtroppo, l’emendamento delle opposizioni per regolarizzare il tutto (contabilizzando la perdita di esercizio di 4 milioni di euro) è stato respinto irresponsabilmente – conclude il consigliere Spina – così dimostrando non solo che c’è la consapevolezza dell’esistenza dei debiti elencati dai dirigenti, ma che c’è anche il dolo di nasconderli con l’ennesimo numero di magia contabile che sta portando il Comune di Bisceglie sul baratro del dissesto”.