“Avevamo deciso di non farci trascinare nel vortice delle polemiche che i vari riposizionamenti della politica biscegliese hanno scatenato, convinti come siamo che restare lontano dal potere di governo è esercizio per pochi, quelli che hanno ancora delle idee a guidare la loro attività, gli altri salgono appena possono sul carro del vincitore e barattano anni di storia e appartenenza politica pur di non dover restare sulle scomode sedie dell’opposizione”. Comincia così la presa di posizione del Partito Democratico di Bisceglie sulla formazione del partito unico di maggioranza, Democratici popolari per Bisceglie, e sulla revoca delle deleghe assessorili decisa dal sindaco Francesco Spina.

“Avevamo deciso di avviare un percorso di attenzione alla città, non facendoci distogliere dalle querelle successive alla presentazione degli audaci ‘progetti’ politici dei nostri concittadini che si fanno eleggere sotto un simbolo ma al primo diktat confluiscono tutti in un indistinto e indefinito contenitore di nuova conia”, si legge nella nota stampa del Pd. “Avevamo deciso di lavorare, per costruire un partito forte che incontrasse il consenso della città, lasciando stare le solite dinamiche della politica, ma di fronte alle ultime vicende e a chi ci tira per la giacchetta su questo palcoscenico, ci sentiamo in dovere di intervenire per chiarire ancora una volta che noi siamo e vogliamo essere l’alternativa. Appresa della revoca delle deleghe assessorili, chiediamo ai sette assessori freschi freschi di ingresso nel nuovo gruppo consiliare, come mai, ormai senza deleghe, non si dimettano. Per dignità, dimettetevi”.

E la locale sezione del Pd ne ha anche per il consigliere Di Tullio, passato dall’opposizione alla maggioranza. “Al consigliere Luigi Di Tullio – eletto in una lista civica legata al Partito dei Comunisti Italiani, abbandonato il relativo gruppo consiliare e dichiaratosi indipendente (invece di dimettersi), ed oggi, folgorato dalla intensa attività amministrativa di questa maggioranza tanto da farne integralmente parte – il quale parla di centrosinistra unito, che ‘includa e non escluda nessuno’, chiediamo invece di chiarirci a che genere di centrosinistra ambisce, quali persone questo pseudo centrosinistra dovrebbe includere, forse le stesse che alla provincia governano con il centrodestra?

“Ribadiamo quanto da sempre affermiamo con rigore e coerenza: i progetti e i percorsi politici non sono questione di persone, di qualcuno da includere e qualcun altro da escludere (da chi poi, se non dagli elettori?), ma di idee ed azioni”, si legge ancora nel comunicato diffuso dal segretario cittadino del Pd, Roberta Rigante. “Non è dato conoscere nessun manifesto di idee di questo nuovo gremito gruppo consiliare e l’azione amministrativa sino ad oggi realizzata da questa maggioranza non ci consente di esprimere un parere favorevole a qualsiasi progetto di condivisione. Il Pd di Bisceglie, attraverso propri esponenti istituzionali, ha più e più volte mostrato spirito collaborativo e propositivo, per il solo ed esclusivo bene della nostra comunità: da ultimo il consigliere Angarano ha ricordato all’amministrazione comunale la prossima scadenza del bando nazionale per la riqualificazione delle areee urbane degradate, vie d’azione per la crescita della città il cui percorrerle troverà il Pd di Bisceglie partecipe e costruttivo”.

“Il Pd di Bisceglie da sempre denuncia modi di gestione della cosa pubblica che non solo non possiamo condividere ma che ci costringono a seria apprensione per il futuro della città (vedi debiti fuori bilancio). Siamo ancora in attesa di un piano delle coste che sottragga la nostra litoranea all’arbitrio dei nostri amministratori e, ancor più, attendiamo da tempo il nuovo Piano Urbanistico Generale che restituisca a Bisceglie l’idea di Città che merita. Vorremmo un regolamento per la assegnazione di contributi e spazi ad associazioni culturali e sportive della città. Vorremmo un’offerta turistica seria, programmata, allettante. E tanto altro”, si legge ancora nella nota.

“Insomma, il Pd di Bisceglie sulle idee, sui progetti concreti, sull’azione amministrativa da realizzare per la crescita armoniosa della città è sempre disponibile al confronto. Le operazioni politiche che non siano sostenute da una visione di insieme del futuro della nostra città non ci appassionano. E a tutti gli esponenti politici biscegliesi in crisi d’identità che, magari, nei prossimi mesi saranno folgorati sulla via del Pd, vogliamo ricordare un semplice passaggio del nostro Statuto: ‘Non è consentita l’iscrizione al Partito Democratico a persone che siano iscritte ad altri partiti politici o aderiscono a gruppi di altre fondazioni politiche all’interno di organi istituzionali elettivi’. È possibile iscriversi al Partito Democratico due anni dopo la cessazione dell’iscrizione o dell’appartenenza ad un gruppo politico diverso dal Pd. Queste sono le nostre regole e siamo fieri e orgogliosi di averle fatte, per evitare che l’adesione al Partito Democratico avvenga per opportunismo politico e non, invece, come noi auspichiamo, e su questo siamo sempre aperti, per convinzione, militanza e passione politica.