Stamattina ho fatto un sopralluogo al cimitero, dove tutto è andato per il meglio: ingressi contingentati e niente assembramenti”. Queste le parole del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, nel giorno di riapertura ai cittadini del cimitero. Oltre ai varchi, i volontari di Protezione Civile hanno presidiato l’interno muovendosi in bici per supervisionare l’intera area e dissuadere rischi di assembramenti”.

“Il buon esito della riapertura è stato dovuto anche alla collaborazione e al buon senso di tutti: di chi si è recato ed ha rispettato le regole e anche di chi ha scelto saggiamente di attendere qualche giorno per evitare congestionamenti”.

“Auspico che la stessa cautela e prudenza ci siano in tutta la fase due”, sottolinea il Primo cittadino. “Ma devo dire che quello che sta accadendo in Città è da brividi: troppa gente in giro come se niente fosse. Dobbiamo avere il buon senso di utilizzare la mascherina anche nei casi in cui non è necessariamente prescritto. Siamo stati attenti sin dalla primissima fase del contagio, nonostante la responsabilità di ospitare l’ospedale Covid-19 e strutture socio sanitarie rilevanti, limitando per quanto possibile la diffusione del virus. Abbiamo tempestivamente attivato misure e strumenti (tra i primi, ad esempio, a chiudere parchi e giardini, strutture sportive e palestre, a sperimentare la chiusura delle attività commerciali nel fine settimana, a sospendere le strisce blu). Con dolore abbiamo chiesto sacrificio ai cittadini ed alle attività commerciali. Adesso non possiamo permetterci di mollare, rischiando di bruciare i sacrifici di quasi due mesi. I controlli continuano ma, dopo le “riaperture” della fase due, dobbiamo essere innanzitutto noi a collaborare con maturità per il bene di tutti”.

“Chiudo con l’appello”, afferma Angarano, “che ha pronunciato oggi Papa Francesco nella preghiera per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: “perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro capiscano che nei momenti di crisi devono essere molto uniti per il bene del popolo”.