Le emozioni accompagnano ogni attimo della nostra vita eppure spesso non ci facciamo troppo caso, a volte non riusciamo a mostrarle o addirittura le nascondiamo per paura.

L’autrice biscegliese Malusa Kosgran, nome d’arte di Giustina Porcelli, ha lasciato che esse fossero libere di circolare all’interno del suo libro e ieri, anche per le strade del borgo di Bisceglie. Nella seconda giornata della rassegna letteraria Libri nel Borgo Antico, all’interno del Chiostro di Santa Croce, ha presentato il suo ultimo lavoro letterario “Gli istanti, emozioni in dono”. A dialogare con lei Cristiano Marti di Giazira Scritture, editore del suo libro.

Gli istanti sono creature che nascono dalle emozioni umane e sono sette: pensiero, lacrima, abbraccio, bacio, sorriso, carezza e addio. Come nascono? Ho immaginato che nel momento in cui due persone si abbracciano con intensità nascano questi personaggi che sono più o meno antropomorfi, fatti di elementi della natura perché i sentimenti vanno coltivati altrimenti si inaridiscono”. E sono tanti i sentimenti raccontati tra queste pagine che sembrano invitare il lettore a mettersi in cammino, a ritrovarsi e a ritrovarle attraverso un attento percorso di ricerca.

Ogni istante va trovato in un posto particolare, aggiunge Malusa, “in momenti particolarmente difficili o felici della nostra vita capita che andiamo a cercare la natura. Ho pensato che in qualche posto con tanti alberi e tanto verde ci sia più possibilità di recuperare queste emozioni, come se ci fosse una sorta di chiave per aprire una porta che a volte si chiude e a volte chiudiamo”.

L’elemento che incuriosisce è il format particolare con cui è stato pubblicato. Non è il classico libro illustrato, è personalizzabile grazie alla presenza di pagine totalmente bianche da scrivere e decorare, “in modo che il lettore, dopo aver capito l’importanza degli istanti, possa inserirci i suoi migliori istanti”.

“Per me il lettore non ha età”, conclude la scrittrice biscegliese, “e non esiste che un libro debba essere esclusivo di una fascia di lettori. In questo caso poi gli istanti avevano estremamente la necessità di essere liberi dal target”.

Concetti semplicissimi, dunque, in grado di donare ricchi spunti di riflessione a tutti indistintamente, permettendo agli adulti di tornare bambini e ai più cinici di riscoprire sensazioni ormai dimenticate. In fondo, si sa, il linguaggio del cuore è universale.