Sono stati allontanati ieri sera dal centro di accoglienza di piazza Castello, nel centro storico di Bisceglie, otto richiedenti asilo di nazionalità nigeriana. La disposizione è stata data dal prefetto della Bat, Clara Minerva, sulla base della segnalazione della struttura, che ha comunicato la condotta degli otto stranieri non in linea con le norme regolamentari del centro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Trani e Bisceglie nonché la polizia municipale. I ragazzi nigeriani sono stati collaborativi, hanno raccolto i loro effetti personali e si sono allontanati dalla struttura. Allo stato attuale gli otto richiedenti asilo hanno perso il loro sussidio statale (che, è bene precisarlo, è denaro fornito dallo Stato ai gestori delle strutture per la loro assistenza, non soldi che vengono consegnati nelle mani dei richiedenti asilo, escluso il cosiddetto ‘pocket money’ consistente in due euro e cinquanta al giorno). Di conseguenza, secondo la legge italiana, non avranno più vitto ed alloggio pagati dallo Stato nè potranno essere accolti in altre strutture. Non è stato però revocato il loro status di richiedenti asilo e quindi possono muoversi liberamente sul territorio nazionale in attesa che venga esaminata la loro richiesta di asilo dallo Stato italiano.