C’è anche l’ex calciatore del Bisceglie, Giordano Maccarrone tra le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Polizia di Stato su delega della Procura Distrettuale di Catania, ed emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale nei confronti tre persone ritenute responsabili in concorso di frode in competizioni sportive.

Oltre a Maccarrone gli altri due arrestati e posti ai domiciliari sono: Andrea Leanza (39 anni), titolare di un centro scommesse e Rosario Cavallaro (39 anni) dipendente di una ditta privata.

L’indagine del Compartimento Polizia Postale di Catania trae origine dalla denuncia del titolare di una agenzia di scommesse di Catania che lamentava la sottrazione di alcune migliaia di euro da suoi conti di gioco on-line tramite accessi abusivi informatici da parte di ignoti.

Nel corso delle investigazioni che ha successivamente condotto a soggetti diversi dagli arrestati, emergevano responsabilità per un altro reato, quello di frode in competizioni sportive. Infatti, le intercettazioni e le analisi informatiche dei diversi smartphone, sequestrati nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura, mettevano in luce l’esistenza di un sodalizio criminoso dedito alla realizzazione di frodi in competizioni calcistiche di Lega Pro. In particolare, Leanza e Cavallaro, secondo quanto fatto emergere dalle indagini, al fine di ottenere un profitto dalle vincite di scommesse sportive, avvalendosi della fattiva collaborazione di Maccarrone, all’epoca calciatore del Bisceglie, si adoperavano per alterare l’esito delle partite, o il numero dei calci d’angolo, o il numero delle espulsioni dei giocatori. Queste ultime due tipologie di scommesse erano compiute su eventi che, a differenza del risultato finale dell’incontro, sarebbero passati inosservati. Tra l’altro le stesse scommesse venivano compiute su piattaforme da gioco estere al fine di eludere eventuali indagini.

Almeno tre gli incontri calcistici dello scorso campionato in cui è stato accertato l’interesse degli arrestati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.

Alla luce di tutte le risultanze investigative raccolte, il Pubblico Ministero ha richiesto ed ottenuto dal GIP l’ordinanza di custodia cautelare eseguita nella mattina odierna dalla Polizia.

A poche ore di distanza dall’accaduto, la società nerazzurra ha diramato un comunicato stampa nel quale ha preso le distanze dal comportamento dell’ex difensore, precisando la propria estraneità ai fatti e la volontà di tutelare la propria immagine nelle sedi opportune. “Con disappunto ed amarezza – si legge nella nota pubblicata sui canali ufficiali del sodalizio biscegliese- abbiamo appreso che un ex tesserato, Giordano Maccarrone, con il quale, per altro, questa società già dall’aprile 2019 aveva risolto il contratto di prestazione sportiva in essere, è stato ritenuto responsabile di illeciti di estrema gravità. Nel prendere le distanze da quanto accaduto rimarchiamo che l’A.S. Bisceglie Calcio srl, da sempre rispettosa dei principi di lealtà e probità sportiva, nella giornata odierna provvederà a richiedere la prescritta autorizzazione federale al fine di tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, la propria immagine e per ogni altro danno che emergerà dalle risultanze investigative“.