E’ successo in Via Giovanni Bovio nella giornata di giovedì 22 maggio a due giorni dal silenzio elettorale.

Un uomo, dall’aspetto giovane, suona il campanello e si fa aprire la porta dalla padrona di casa che in quel momento stava riposando e, con la scusa di un fantomatico ‘rilascio della carta elettorale utile per votare’, le chiede di aprire ancora di qualche centimetro la porta che la signora aveva appena schiuso e subito, con una sola mano, le strappa la collana con preziosi pendenti e fugge facendo perdere le sue tracce.

Protagonista della sciagurata disavventura la mamma di un consigliere comunale biscegliese.

“Dall’accento – ci racconta il consigliere – sicuramente non si trattava di extracomunitari o abitanti di città limitrofe. Sembrava essere un nostro concittadino e so per certo che questo, avvenuto a mia madre, non è un caso isolato: numerose abitazioni e diversi studi medici sono stati teatro di questo vandalismo. Occorre mettere in guardia tutti affinché non si lascino prendere dall’educata volontà di aprire a chi suona alle nostre porte. Piuttosto non rispondiamo, non apriamo”.