Più volte ci siamo trovati a raccontare vicende legate al waterfront del porto cittadino, in occasione di piogge copiose, di lamentele di associazioni e cittadini, di finanziamenti e lavori in corso e futuri.

Questa volta, però, raccontiamo qualcosa che definiremmo di quasi illusionistico: la sparizione di alcuni paletti che delimitano la zona pedonale da quella del transito veicolare.

Fuori da ogni facezia, in realtà, di illusionistico non c’è nulla. Si tratta di un espediente, becero e basso, opportunistico e strategico da parte di quanti, non riuscendo a trovare parcheggio in zona, hanno autonomamente e illecitamente deciso di eliminare (troncandoli e danneggiandoli o rimuovendoli con premura) alcuni paletti.

Lo abbiamo notato nella parte antistante di via Taranto, davanti all’ingresso del porto turistico, davanti a esercizi commerciali e locali di via Nazario Sauro e alla curva sottostante il Torrione sant’Angelo. Praticamente davanti a ogni area su cui parcheggiare era possibile e adesso non più. Perché noi biscegleisi siamo un po’ così, siamo conservatori, le novità ci spaventano o ci irritano e, quando ce le sbattono in faccia imponendoci di osservarle, reagiamo riportando tutto all’antica e utile possibilità di fare ciò che ci pare.

Le immagini che seguono mostrano l’attuale situazione al waterfront. Si nota che mentre alcuni buchi creati per l’installazione dei paletti sono totalmente vuoti, altri mantengono ancora la parte sottostante del ‘birillo’, prova del fatto che alcuni sono stati ‘gentilmente’ rimossi (che garbati questi idioti!), altri sono stati, per così dire, sradicati danneggiandoli. Uno l’abbiamo visto adagiato sotto i portici di via Nazario Sauro. E gli altri?

Non riusciamo a pensare possano essere utilizzati a mò di nanetto da giardino in confortevoli ville in periferia o come trofeo per la malefatta. Sta di fatto che noi che raccontiamo questa triste, culturalmente triste vicenda e quanti agiscono osservando strenuamente le regole chiediamo che chi di competenza intervenga per ripristinare la situazione di correttezza e rispetto delle norme, magari facendo attenzione e mettendo in campo ogni strumento affinché possa non accadere più.